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Biblioteca Herziana di Roma

Biblioteche: scrigno di storia a Roma

La Biblioteca Herziana di Roma

La Biblioteca Herziana di Roma, Istituto Max Planck per la storia dell’arte, è forse l’esempio più emblematico di “fusione” fra edificio storico e nuova destinazione d’uso.

L’istituto minacciava di essere chiuso poiché la struttura originaria della biblioteca, collocata tra il Palazzo Zuccari, residenza-atelier dell’architetto manierista Federico Zuccari, e il Palazzo Stroganoff, non rispondeva alle norme di sicurezza antincendio, presentando inoltre problemi di natura statica; a ciò si aggiungeva la progressiva carenza di spazio dovuta al crescente numero di volumi della biblioteca: queste condizioni hanno indotto a bandire, nel 1994, un concorso internazionale vinto dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg.

Il progetto è riuscito a coniugare la tradizione e la storia del luogo, in pieno centro storico a Roma, con le esigenze di una biblioteca moderna aprendo un cortile nello spazio che un tempo era occupato dal giardino di Palazzo Zuccari.

Biblioteca Herziana di Roma sezione

Il concept vede protagonista la luce naturale, che ha portato alla realizzazione del cortile a lucernario attorno al quale si distribuiscono le sale di lettura e gli ambienti, disposti su quattro ordini di ballatoi, fino a giungere alle nuove terrazze.

Biblioteca Herziana di Roma terrazza

Il nuovo cortile a cielo aperto è chiuso su tre lati da vetrate strutturali, e da un muro in mattoni bianchi inclinato che riflette la luce solare, sia per proteggere i volumi conservati e sia per diffondere l’irraggiamento negli spazi di consultazione e lettura.

Biblioteca Herziana di Roma

Il restauro ed ampliamento di un edificio storico, sottoposto ai vincoli per la tutela dei beni culturali, ha rappresentato una vera sfida per gli architetti: le facciate dei palazzi non potevano essere modificate, inoltre vi era l’impossibilità di realizzare un getto di fondazione tradizionale, a causa dei rinvenimenti di reperti archeologici: durante gli scavi sono infatti emersi i resti di una villa romana risalente circa al 60 a.C. appartenuta al generale Lucio Licinio Lucullo.

Biblioteca Herziana di Roma dettaglio interno biblioteca  Biblioteca Herziana di Roma lucernario

Il team di ingegneri ed architetti coinvolti nel progetto, ha  dunque sviluppato una costruzione staticamente ardita che rappresenta sicuramente un esempio per altri interventi su terreni sottoposti a vincoli per ritrovamenti archeologici.

La nuova biblioteca, inaugurata nel 2012 dopo oltre dieci anni di lavori,  convince non solo per la sua ampiezza, la trasparenza e la luminosità, ma anche per l’aumento del settanta per cento dello spazio disponibile per l’archiviazione, grazie all’adozione di un sistema di scaffalature compatte.

Biblioteca Herziana di Roma portone

Concludiamo menzionando la singolare porta d’accesso alla biblioteca, l’originaria porta del Palazzo Zuccari che, come appunto già citato nell’articolo, essendo la facciata sottoposta a vincolo per la tutela dei beni culturali, è rimasta intatta: un portone le cui “fauci mostruose” conducono ad un vero scrigno della storia dell’arte italiana.

 

Arch. Elena Valori

 

 

 

 

 

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