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Impianti di videosorveglianza

Impianti di videosorveglianza: Normativa, Tipologie e Costi

Gli impianti di videosorveglianza sono una misura di sicurezza per le nostre case, le attività e le persone al loro interno. Questi sistemi infatti, oltre a scoraggiare eventuali malintenzionati, sono utilissimi come antirapina e antintrusione. In altre parole questi impianti possono essere considerati sia come una forma di protezione, che di prevenzione. In questo articolo vedremo a quale normativa sono sottoposti, le tipologie, i costi, quali sono quelli per esterni, ed eventuali soluzioni fai da te.

Telecamera da esterno

Impianti di videosorveglianza: normativa

Cominciamo chiarendo subito cosa prevede la normativa per gli impianti di videosorveglianza. Per evitare di incorrere in alcune sanzioni anche particolarmente pesanti infatti, si devono seguire alcune precauzioni. L’Autorità Garante della Privacy si è espressa determinando che se le intenzioni sono quelle di utilizzare le videocamere sul proprio pianerottolo, non sono necessarie particolari autorizzazioni (parere n. drep/ac/113990 del 7 marzo 2017). Nonostante questo, si devono seguire alcune linee guida, perché la privacy delle persone, con tali impianti, è sempre a rischio.

Le riprese effettuate dalle videocamere, non devono includere le aree comuni condominiali. In altre parole, l’angolo visuale deve essere limitato al proprio spazio di pertinenza. Rispettando tale condizione, non è necessario apporre nessun cartello che avvisi della presenta di telecamere. Nel caso non sia possibile non far cadere nel raggio delle telecamere altre persone, si rende necessario limitare tale raggio di ripresa alle sole scarpe, evitando così che vengano riconosciuti i volti. Allo stesso modo devono essere evitate le riprese di luoghi non particolarmente rilevanti per i propri fini di sicurezza: ad esempio, vie, negozi, istituzioni ed edifici.

Il medesimo discorso è applicabile anche per il videocitofono condominale, è ritenuto a tutti gli effetti un sistema di videosorveglianza. Le immagini non dovranno essere utilizzate ad esempio per la diffusione tramite Internet. In altre parole le finalità devono essere esclusivamente personali: anche in questo caso non è necessario apporre cartelli che avvisino della presenza dell’impianto. Per quanto riguarda invece lo spioncino digitale, sempre più diffuso negli ultimi anni, non è necessario alcun consenso da parte dell’assemblea condominiale perché equiparato a tutti gli effetti ad un comune occhiello come quelli installati sulle porte di casa.

La normativa sulla videosorveglianza di una casa privata stabilisce che non rispettando ad esempio l’angolatura delle riprese, si possa incorrere in sanzioni anche piuttosto pesanti. Oltre alla rimozione degli impianti stessi, può scattare il reato di “interferenze illecite nella vita privata”. In questo caso la sanzione è quella della reclusione da un minimo di sei mesi fino ad un massimo di quattro anni. Il tribunale può anche determinare nei confronti del colpevole il pagamento di un risarcimento morale nei confronti di colui che è stato spiato.

App video sorveglianza

Impianti di videosorveglianza: tipologie

Gli impianti di videosorveglianza che possiamo installare per la tutela della casa o del negozio sono diversi. In generale, come detto, i sistemi di videosorveglianza posseggono un ottimo effetto deterrente sui malintenzionati, in quanto la presenza di scoraggia inevitabilmente la loro azione criminale. Un sistema di videosorveglianza è composto da telecamere e dall’apparecchio per la registrazione e la visione dei video, dotato di telecomando. Ogni sistema differisce dal numero di telecamere e dal tipo di telecamere utilizzate.

Impianto videosorveglianza con telecamere a circuito chiuso

Le telecamere TVCC di un impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, sia per interni che per esterni, sono apparecchi capaci di trasmettere le riprese ai monitor e ovviamente registrare quanto ripreso, a colori o in bianco e nero, a seconda della tipologia. Le telecamere possono essere munite anche di sistemi meccanici progettati per far eseguire movimenti nei 2 assi, ma soprattutto dotate di sistemi a infrarossi che permettono la visione notturna. Alcune tipologie di impianti, possono essere dotate di moduli wireless, che ne permettono il funzionamento senza fili.

Impianto di videosorveglianza da esterno

Un impianto di videosorveglianza da esterno è’ adatto per parcheggi, depositi all’aperto, cortili e giardini. Esistono alcuni sistemi più tradizionali e anche piuttosto economici con DVR (Digital Video Recorder) e telecamere analogiche, ma anche impianti decisamente più tecnologici e professionali, quindi più costosi con telecamere IP funzionanti in rete. Queste utilizzano il NVR (Network Video Recorder). In questo caso, tramite tali telecamere è possibile configurare i sistemi Wi-fi, che ricordiamo sono senza fili, installandole anche a distanze considerevoli l’una dall’altra, fermo restando la portata del segnale del Wi-fi stesso.

Sistemi di videosorveglianza wireless

I sistemi di videosorveglianza wireless, sono caratterizzati dall’uso di telecamere senza fili. Tale tipologia di impianto minimizza o in alcuni casi elimina completamente i cavi di collegamento. Il primo vantaggio ovviamente è quello di non compromettere l’estetica dell’abitazione. I kit wireless con telecamere IP sono quelli più diffusi sul mercato. Stiamo parlando di soluzioni piuttosto facili da montare che prevedono telecamere IP gestibili in rete, con un’alimentazione di tipo PoE (Power over Ethernet).

I kit di videosorveglianza professionali

I kit di videosorveglianza professionali sono destinati a coloro che vogliono una maggiore sicurezza. Un kit di videosorveglianza professionale rappresenta ovviamente la scelta migliore per soddisfare il bisogno di sicurezza in maniera efficiente. Il primo fattore da prendere in considerazione nella scelta del kit è il perimetro da controllare. Le videocamere devono essere collocate nei luoghi di interesse, come gli ingressi principali, secondari e più in generale qualsiasi punto di accesso. Questi sistemi offrono anche:

  • Sensori di rilevamento, come quelli di movimento, prossimità o infrarossi
  • Videocamere performanti con risoluzioni molto alte
  • Software idonei alla videosorveglianza
  • Antifurti con dispositivi che consentono il funzionamento anche in assenza di corrente elettrica
  • Sistemi di visione notturna

Nella scelta di tale kit, è bene affidarsi ad un installatore  professionista, che si occuperà di studiare e progettare tutto l’impianto di sicurezza, personalizzandolo sulla base delle proprie esigenze.

Impianti di videosorveglianza

Impianti di videosorveglianza: costi

Determinare con esattezza quali siano i costi di un impianto di videosorveglianza, considerando la moltitudine di modelli e tipologie in commercio, è di fatto impossibile, anche perché una parte del costo è variabile in funzione del numero delle telecamere e sulla loro risoluzione. In realtà, ogni componente dell’impianto incide sul prezzo finale, compresa la centralina che gestisce le telecamere, il software e tutte le altre. Ad ogni modo, gli impianti di videosorveglianza basilari, partono da cifre di 200-300 euro. Impianti mediamente complessi hanno costi prossimi ai mille euro, mentre quelli professionali, destinati alle industrie, possono arrivare anche a diverse migliaia di euro.

Impianti di videosorveglianza: esterni

Gli impianti di videosorveglianza moderni per esterni, prevedono telecamere digitali IP senza fili (WI-Fi), in custodia a tenuta stagna. Queste possono funzionare sia autonomamente che associate alle centrali.
Sono disponibili in due versioni: fissa oppure motorizzata con controlli PTZ. Le telecamere hanno solitamente un sensore di acquisizione video in alta risoluzione HD, il motion detection per attivarsi al rilevamento del movimento e un led all’infrarosso per visione notturna. Le immagini riprese dalle telecamere IP possono essere registrate tramite PC, su memorie esterne oppure su appositi registratori video (NVR).

Per quanto riguarda invece i sistemi di videosorveglianza da esterno industriali, si preferiscono ancora i sistemi con cavo, perché le tracce per il passaggio dei cavi, sono solitamente già previste nella costruzione del capannone.

Impianti di videosorveglianza: fai da te

Il fai da te negli impianti di videosorveglianza è possibile solamente in alcune occasioni, ovvero nei casi di impianti particolarmente semplici. Questo a patto di non avere chiaramente le giuste competenze. Il motivo è molto semplice. In prima battuta un installatore professionista conosce la normativa di riferimento, quindi eviterà possibili problemi come quelli spiegati, che possono portare anche a sanzioni notevoli. In secondo luogo, un’installazione non corretta, può determinare malfunzionamenti che possono compromettere l’efficacia dell’impianto stesso.

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