Cerca
Close this search box.
Santiago Calatrava

Santiago Calatrava: Biografia, Opere, Strutture e Curiosità

Santiago Calatrava Valls è sicuramente uno tra gli architetti più famosi al mondo. Continua a leggere per scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo grande Archistar contemporaneo. Si tratta di un architetto e ingegnere spagnolo naturalizzato svizzero che ha donato al mondo intero una grande varietà di opere e strutture le quali hanno lasciato un segno indelebile nell’architettura contemporanea.

Si può considerare, proprio per questo, un vero e proprio Archistar. Suoi sono, ad esempio: il celebre Ponte Bac de Roda a Barcellona (1987), il Samuel Beckett Bridge a Dublino (2009), la stazione di Liegi-Guillemins (2009), l’Auditorio di Tenerife, l’aeroporto di Bilbao (2000), il discusso Ponte della Costituzione a Venezia (2008) e molti altri.

Santiago Calatrava: biografia

Santiago Calatrava nasce nei pressi di Valencia nel 1951. Proprio a Valencia frequenta la Scuola di Arti e Mestieri e la Scuola di Architettura. Dopo la laurea conseguita nel 1975, si iscrive alla Scuola Politecnica Federale di Zurigo per conseguire la sua seconda laurea, in Ingegneria Civile. In questi anni Santiago Calatrava subisce l’influenza di Le Corbusier: la cappella Notre Dame du Haut gli permette di esaminare come le forme complesse possono essere generate in architettura. Nel 1981, dopo aver completato la tesi di dottorato inizia l’attività professionale di architetto ed ingegnere aprendo il suo studio a Zurigo.

Il segno caratteristico della figura di Santiago Calatrava è la vocazione all’interdisciplinarietà. L’architetto e ingegnere spagnolo è alla costante ricerca di forme espressive differenti, con grande attenzione verso la plasticità e l’estetica delle forme. Ed è proprio questa sua continua ricerca e passione per le forme plastiche che gli regalano gli appellativi di  “architetto-scultore” o “architetto-ingegnere”.  Vediamo insieme le opere più famose realizzate in tutto il mondo.

Santiago Calatrava: opere e strutture

Sono tantissime le opere già compiute dallo straordinario architetto Santiago Calatrava. Tra le principali si distinguono sicuramente i ponti: da Alameda a Valencia al Ponte della Pace a Calgary. Ancora in progettazione, invece, sono: l’Atlanta Sinphony Center (Atlanta), il porto-isola Marina d’Arechi a Salerno, la Stazione di Mons e la Dubai Creek Tower. Vediamo di seguito le opere maggiori e quelle che caratterizzano lo stile di Calatrava:

O’ Hare Global Terminal- Chicago (in costruzione)

Ecco l’ultima opera in termini di tempo: l’O’Hare Global Terminal. Quest’opera di Santiago Calatrava ridefinisce il moderno terminal con un capolavoro di architettura civica. L’edificio è incorniciato da una facciata di vetro e da una copertura a forma di conchiglia che si eleva sopra il cortile esterno.

calatrava terminal chicago
O’ Hare Global Terminal Chicago

La sala del terminal a volta, piena di luce, ricorda la grandiosità dei viaggi passati e unifica tutte le attività intorno a una sala partenze e arrivi con punti vendita all’interno di un giardino verdeggiante.

dettaglio interno
O’ Hare Global Terminal- dettaglio degli interni

Un grande spazio centrale offre ai visitatori una chiara visibilità e indicazioni stradali intuitive. I riferimenti all’iconografia di Chicago (la “Y” di Chicago che si trova in molti edifici della città) aiutano a rendere più agevoli i collegamenti con i terminal adiacenti, i satelliti aeroportuali e una migliore interfaccia di trasporto pubblico.  La previsione futura prevede di trasformare anche l’area di fronte al terminal in un vivace complesso simile ad un parco.

Ponte di Pontevedra sul Lerez- Spagna (1987)

Probabilmente le opere che vengono per prime associate alla figura di Santiago Calatrava sono i ponti: il Ponte di Pontevedra sul Lerez è un ponte con campata di 125 metri sul fiume Lerez caratterizzato da un alto pilastro dal quale si dipartono i cavi di acciaio che sorreggono il ponte.

Ponte di Pontevedra sul Lerez in Spagna
Ponte di Pontevedra sul Lerez in Spagna

Ponte Alamillo – Siviglia (1992)

Il Ponte Alamillo a Siviglia è stato commissionato a Santiago Calatrava  in occasione di Expo ’92 a Siviglia. Questo ponte sul fiume Guadalquivir è costituito da un pilone inclinato alto 142 metri da cui partono 13 accoppiamenti di cavi. Il peso del pilone fa da contrappeso per la piattaforma del ponte. L’opera, inoltre, rispecchia pienamente il modo di fare architettura di Calatrava, sempre orientato alla ricerca di forme leggere, a un disegno che trasmetta l’idea del movimento e all’innovazione tecnologica. Definito icona culturale del ventesimo secolo, è l’opera che maggiormente fa emergere il binomio architettura-ingegneria.

calatrava Ponte Alamillo a Siviglia
Ponte Alamillo a Siviglia

Complesso “Le Vele”- Reggio Emilia

Il complesso “le vele“a Reggio Emilia  lungo l’autostrada A1, (di cui fa parte anche la nuova stazione dell’alta velocità) dove il ponte centrale è un grande ponte ad arco a via inferiore, costituito da una luce di oltre 220 metri e con un arco centrale di 50 m di altezza. I ponti strallati Nord e Sud, strutturalmente identici e realizzati sugli svincoli a rotatoria ai lati del ponte centrale, sono lunghi 179 m, larghi 15 e raggiungono un’altezza di 70 m.

complesso le vele a Reggio Emilia
complesso Le vele a Reggio Emilia

Stazione alta velocità – Reggio Emilia (2013)

Altri esempi significativi della poetica compositiva di Santiago Calatrava sono le stazioni. La stazione di Reggio Emilia per l’alta velocità si distingue per il suo design futuristico che prevede la ripetizione, venticinque volte, di un modulo di lunghezza pari a 25,40 metri. Il modulo è composto dalla successione di tredici differenti portali in acciaio, distanziati tra loro di circa un metro. Questa sequenza che è lunga complessivamente 483 metri, genera un effetto di movimento che ricorda un’onda.

calatrava Stazione Reggio Emilia
Stazione Reggio Emilia

Grattacielo Turning Torso- Malmō (2004)

Con il Grattacielo Turning Torso Santiago Calatrava ha reso la struttura protagonista ed elemento fondamentale dell’architettura. Nove cubi (ognuno contenente 5 piani) si attorcigliano ad un nucleo centrale e salgono sù, fino a 190 metri e attraversando 45 livelli. I primi due piani della torre ospitano uffici, mentre il resto dello spazio è destinato ad appartamenti.

santiago calatrava turning torso
Turning Torso- Malmo

L’idea dell’architetto-ingegnere-scultore è stata quella di riprodurre la torsione del corpo umano, dando vita ad un’architettura dal forte dinamismo. La torre infatti sembra voler continuare la sua rotazione oltre i suoi stessi confini. Il risultato è un edificio particolare e caratteristico che attualmente è il più alto in Svezia e il secondo in Europa, ma che trova la sua vera identità nel modo il cui si eleva verso l’alto, piuttosto che nei 190 metri di altezza.

calatrava TurningTorso interior
Turning Torso- dettagli interni

Grazie alla sua originalità Santiago Calatrava si è aggiudicato il Mipim di Cannes, riconoscimento conferito a livello internazionale al miglior edificio residenziale.

Stazione Stadelhofen – Zurigo (1990)

L’ampliamento della stazione di Stadelhofen è stato uno dei primi progetti del famoso architetto. Per le banchine, Santiago Calatrava ha realizzato una copertura aperta, in parte trasparente, di cemento e acciaio. La forma della banchina è ispirata al costato di un toro. Inoltre, si è occupato della parte sotterranea, dedicata ai negozi. La galleria esterna è coperta  da un pergolato fiorito, che segue il rilievo sopra l’ultimo binario. Questa terrazza può essere raggiunta da un breve ponte pedonale. Nella stazione Stadelhofen a Zurigo, tutto ruota intorno alla lunga fascia della stazione che diventa, per la caratteristica disposizione dell’ambiente circostante, un luogo fortemente caratterizzante.

Santiago calatrava Stadelhofen Zurigo
Stazione Stadelhofen -Zurigo
Calatrava stazione Stadelhofen Zurigo dettaglio
stazione Stadelhofen a Zurigo dettaglio

L’ampiezza dell’intervento è costituito da una struttura organico-scultorea di scale e ponti che conduce in un passaggio pedonale, sopra i binari verso una passarella che offre ai passanti la possibilità di sedersi.

Città delle arti e della scienza- Valencia (1991-2004)

Uno dei complessi architettonici più’ interessanti realizzati da Calatrava è  La città delle arti e della scienza di Valencia; si sviluppa lungo le rive del fiume Turia e si estende su una striscia di terra lunga 8 chilometri e larga 200 metri. Il complesso è composto da più edifici che sono connessi tra loro da un sistema di spazi pubblici articolati su vari livelli. I vari spazi pubblici si susseguono tra loro in un’armonia di forme, colori e materiali.  

calatrava città arte scienza
Città delle arti e delle scienze

Il complesso è stato progettato da Santiago Calatrava insieme a Felix Candela ed è un esempio di architettura organica. Grazie alle qualità costruttive d’avanguardia, questo complesso polifunzionale riesce ad armonizzare gli elementi con i contenuti. Il moderno non dimentica la tradizione mediterranea: il richiamo al mare e alla luce mediterranea si ritrovano attraverso un gioco di colori tra l’azzurro dei grandi specchi d’acqua a cielo aperto e il bianco del cemento.

calatrava valencia
La città delle arti e della scienza di Valencia

Agorà – Valencia (2009)

Di questo stesso complesso fa parte anche l’Agorà; inaugurata nel novembre del 2009 in occasione dell’Open 500 di tennis di Valencia, l’Agorà di Santiago Calatrava è collocata tra il ponte l’Assut de l’or  e l’oceanografico.

calatrava agorà
Agorà- Valencia

Il progetto è stato pensato ed eseguito come una piazza coperta polivalente: presenta una pianta ellittica e la parte superiore dell’edificio che ricorda le mani intrecciate è dotata di movimento per consentire un’illuminazione naturale.a copertura in ferro è alta 85 metri e raffigura due mani intrecciate: dalle feritoie superiori in vetro filtra la luce che illumina lo spazio interno. L’immensa struttura protegge una superficie di circa 5 mila metri quadrati, mentre la pianta perimetrale misura 10 x 60 metri. L’Agorà può ospitare più di 6 mila persone e una varietà di avvenimenti diversi tra loro.

Biblioteca della facoltà di legge- Zurigo (2004)

Come parte del progetto per centralizzare i servizi della facoltà di giurisprudenza, il Cantone di Zurigo e l’Università commissionarono nel 1988 a Santiago Calatrava il progetto per l’aggiunta di due piani alle ali di un edificio monumentale, sollevando la struttura dell’edificio alla sua altezza originale, così da ospitare gli uffici amministrativi e le aule accademiche.

La proposta di Calatrava amplia la portata del progetto originale, fornendo un nuovo impianto che ospita la biblioteca e  la raccolta di libri rari della facoltà di legge all’interno dell’edificio storico. Calatrava concepisce la biblioteca come una “pila” di sei anelli ovali, appesi tramite una struttura indipendente all’interno del cortile rettangolare. Questa cascata di gallerie si congiunge all’edificio storico in quattro punti, lasciando la facciata del cortile del palazzo praticamente intatta.

biblioteca zurigo calatrva
Biblioteca della facoltà di Legge- Zurigo

La struttura dell’edificio originale a forma di L, risalente al 1908 e le due ali, che non hanno raggiunto l’altezza della struttura originaria, ha assunto la conformazione con cortile centrale nel 1930. Invece di cancellare la presenza del cortile sotto diversi solai, Calatrava propose un approccio differente, ridefinendo il cortile come un atrio e creando una struttura supplementare all’interno del volume originale. Ha quindi ideato una serie di piani raccolti intorno all’atrio, che fornire così alle sale di lettura una luce naturale controllata proveniente dal soffitto.

Dal piano della hall gli anelli si percepiscono come una unica struttura rivestita in listelli di legno. Ma salendo tramite ascensori vetrati, si nota che ogni anello ospita al suo interno un unico tavolo studio, inserito nel parapetto e rivolto verso l’interno del cortile, che corre lungo tutto il perimetro. Alle spalle del grande spazio studio, negli spazi dell’edificio preesistente, sono disposte le scaffalature di catalogazione dei volumi.

Curiosità

Si nota come la nuova struttura sia totalmente “a se stante”, svincolata dalla struttura dell’edificio storico preesistente. Le colonne e le travi in acciaio formano mensole che sostengono i solai, permettendo alla nuova struttura di “galleggiare” sopra l’edificio esistente.

Calatrava ha dunque concepito la biblioteca come una “pila” di sei anelli ovali, appesi tramite una struttura indipendente all’interno del cortile rettangolare. Questa cascata di gallerie si congiunge all’edificio storico  in quattro punti, lasciando la facciata del cortile del palazzo praticamente intatta. L’architetto ha infine realizzato la scultura in bronzo installata nella hall: dal 1994 questa biblioteca ospita gli studenti della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Zurigo.

Santiago Calatrava: curiosità

I progetti di Santiago Calatrava sono stati spesso oggetto di critica per ritardi nella realizzazione e per eccessivi costi rispetto ai budget previsti. A Valencia la realizzazione della la Città delle Arti e delle Scienze (commissionata nel 1996) è durata 21 anni e ha superato i costi iniziali di oltre il 188% del budget iniziale. Molto criticato è stato anche l’ultimo ponte realizzato a Venezia. Nella stessa serie, vedi anche il viaggio e le opere di Calatrava a Barcellona.

Arch. Elena Valori

Condividi questo articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.