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Frank Gehry

Frank Gehry: Opere, Biografia e Curiosità dell’Archistar

Frank Gehry (vero nome Ephraim Owen Goldberg) è un architetto canadese ed è tra i massimi esponenti mondiali del decostruttivismo architettonico e uno degli architetti più famosi al mondo. Famoso per il suo approccio scultoreo e organico alla progettazione, è tra gli ideatori della corrente decostruttivista, ed è annoverato tra i più influenti architetti sulla scena internazionale. Andiamo a conoscere questo grande artista che stupisce con le sue linee oblique, con le sue idee innovative che gli hanno conferito l’appellativo di “creatore di sogni“.

«Non è una novità l’idea secondo cui l’architettura possa profondamente influenzare un luogo e, talvolta, trasformarlo. Ma l’architettura e qualunque forma d’arte possono trasformare una persona e talvolta persino salvarla»Frank Gehry

Frank Gehry: Opere e strutture

Citiamo alcune delle opere più rappresentative che hanno segnato le diverse tappe della carriera di Frank Gehry. Tra il 1977 il 1978 e tra il 1991 ed il 1994 Frank Gehry ristruttura per sé una casa a Santa Monica circondando l’edificio preesistente con una nuova struttura, realizzata attraverso materiali poveri e di recupero. I nuovi spazi e le nuove aperture sembrano sculture policromatiche che si inclinano seguendo i raggi solari e vengono realizzate senza distruggere la struttura preesistente.

Quest’opera è un’opera pionera che fa emergere tutte le caratteristiche dei primi progetti di Gehry. Progetti dove l’architetto si serve di componenti industriali sapientemente mixati ad elementi che derivano dal paesaggio metropolitano. Inoltre, sperimenta la fusione dell’architettura con le altre discipline come la pittura e la scultura.

casa di Frank Gehry a Santa Monica
Casa di Frank Gehry a Santa Monica

La Loyola Law School

Dite la verità: vi piacerebbe frequentare una scuola del genere vero? Costruito tra 1981 e 1984, il complesso della Loyola law school si compone da più edifici affiancati che ne denunciano la fasi di costruzione e la natura differente. Troviamo quindi un primo edificio affiancato a un parcheggio pluripiano e poi altri complessi destinati alla didattica. Complessi come gli uffici, la cappella con campanile, la Donovan Hall, la Merrifield Hall e la Casassa Building, dedicata alla biblioteca. L’architetto crea anche un campus che si affaccia su uno spiazzo centrale con gli edifici che si richiamano i complessi delle acropoli, lo stile romanico semplificato. Le costruzioni sono rivestite di intonaco giallo, arancione, legno, metallo e cemento.

Loyola Law School di Frank Gehry
Loyola Law School

Il museo Guggenheim

Ma la vera svolta per Frank Gehry è stata il progetto del Guggenheim di Bilbao. Progetto che ha portato l’architetto alla notorietà internazionale grazie alle sue forme nuove e allo splendore conferito dal rivestimento in titanio. Per la progettazione di questa complessa struttura è stato usato uno dei più moderni software di progettazione e di calcolo. Si tratta del programma impiegato è quello che viene usato in Francia per la progettazione degli aerei militari.

Il museo Guggenheim è considerato oggi uno dei capolavori mondiali dell’architettura contemporanea, e si inserisce in un ampio piano di organizzazione e rivitalizzazione della città basca, teso a creare un nuovo centro economico e un nuovo polo di interesse turistico e culturale.

Guggenheim bilbao di Frank Gehry

Il Walt Disney Concert Hall

Questo progetto palesa la vena poetica architettonica di Frank Gehry. Il Walt Disney Concert Hall si trova a Los Angeles, su Bunker Hill ed è stato inaugurato nell’Ottobre 2003. Si tratta di  un edificio dedicato alla Los Angeles Philharmonic Orchestra e sorge all’interno della maglia regolare di Los Angeles. Subito ne guasta la regolarità ponendo gli ingressi sui quattro angoli, invece che sugli assi principali del lotto. Ogni ingresso si distingue dall’altro sia per forma che per funzione: a Nord Ovest la Sala Soci Fondatori, a Sud Est la Cascada, a Sud Ovest il giardino musicisti, a Nord Est l’ingresso principale foyer.

Vedi anche l’articolo dedicato a Hans Hollein

Walt Disney Concert Hall di Frank Gehry

Frank Gehry: Altre opere e Strutture

Dalla metà degli anni Ottanta Frank Gehry costruisce opere che si concentrano sul ruolo sociale e urbano di strade e piazze, interne ed esterne, e che vengono concepite come scene teatrali:

  • l’Istituto di Psichiatria a Yale (1985-1989)
  • il centro commerciale Edgemar a Santa Monica (1984-1988)
  • l’Areospace Museum di Los Angeles (1982-1984)
  • DZ Bank a Berlino

A Minneapolis nel 1986 Gehry allestisce la sua prima mostra monografica. Si tratta di un evento di straordinario successo mediatico, che permette al progettista di raggiungere una vastissima audience. Tre anni più tardi, così, vince il prestigioso Pritzker Prize. Con la costruzione del Vitra Museum a Weil Am Rhein in Germania (1987-1989), l’architetto sancisce un altro cambio di rotta che rende protagonisti gli elementi accessori presenti nell’edificio a pianta rettangolare.

Elementi come: rampe, scale, lucernari e tettoie si proiettano verso la spazio circostante generando un apparente scontro tra le parti. La costruzione dell’edificio dell’American Center a Parigi (1988-1983), introduce il tema del volume cilindrico estruso. Indispensabile segnalare la costruzione del Guggenheim di Abu Dhabi, ultimo anello della catena di musei in franchising che Ghery stesso ha contribuito a creare con l’esperienza di Bilbao.

Frank Gehry: Biografia

Frank Gehry si è fatto conoscere per i suoi processi di scomposizione degli edifici in unità volumetriche. Questi poi, secondo criteri che all’apparenza possono sembrare illogici, sono stati riassembalti. Frank Gehry si distingue per l’utilizzo e l’accostamento di materiali diversi e inusuali che vanno dalla rete metallica alle leghe a base di titanio. Si è fatto conoscere per le sue idee innovative quasi azzardate e direi molto inusuali ma che hanno avuto un riscontro internazionale.

Frank Gehry nasce a Toronto nel 1929 ma presto la sua famiglia lascia il “regno del nord” per trasferirsi negli USA, in particolare a Los Angeles. Proprio in California, infatti, Frank comincia ad avvicinarsi al mondo dell’architettura. Nel 1954 si laurea in architettura all’University of Southern California e ottiene un diploma in progettazione urbanistica dalla celebre Harvard University. Dopo alcune esperienze in diversi studi di architettura della California, decide nuovamente di cambiare vita e per tale motivo si trasferisce a Parigi.

Qui si appassiona all’architettura romanica e ai lavori straordinari di Le Corbusier e Balthasar Neumann. Dopo un anno nella capitale parigina, così, ritorna in California dove apre il suo primo studio d’architettura: il  Frank O. Gehry and Associates a Santa Monica. In breve tempo, dunque, Frank Gehry riesce a distinguersi per le sue idee di rivoluzione del modello della casa unifamiliare americana nella California degli anni Settanta e Ottanta, idee molto apprezzate sia dalla critica, sia dal pubblico.

Frank Gehry: curiosità e riconoscimenti

Oltre il PritzkerPrize, Frank Gehry è stato il primo architetto a ricevere il Dorothy and Lilian Gish Award (1994) e, nel 2008, ha ricevuto il Leone d’Oro alla carriera durante l’undicesima Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia. Per Venezia  ha progettato la sua prima opera italiana, il Venice Gateway, un terminal nautico di collegamento tra l’aeroporto Marco Polo e il centro storico veneziano.

Terminerei con una citazione dell’artista, citazione che rappresenta la perfetta sintesi delle creazioni di questo creatore di sogni che si esprime attraverso le sue bizzarre opere. Opere che rappresentano proprio il mondo in cui viviamo attraverso i suoi occhi.

«Sono ossessionato dall’architettura. È vero, sono irrequieto, sto cercando di trovare me stesso e come architetto questo è   il modo migliore per contribuire in questo mondo pieno di contraddizioni, disparità e disuguaglianze, ma anche passione e opportunità».

Frank Gehry e la sedia Wiggle

Le sinuose curve della sedia Wiggle, disegnata da Frank Gehry nel 1972, rappresentano tanto il suo uso scultore ed espressivo della forma, quanto la sua volontà di elaborare temi e riferimenti di carattere storico. In questo caso Gehry rende omaggio alla sedia Zig-Zag progettata da Gerrit Rietveld nel 1934. La sedia Wiggle, letteralmente “ancheggiamento“, è composta da spessi fogli di cartone ecologico ondulato, fissati ad angolo retto l’uno rispetto all’altro, per conferire al design un aspetto compatto e robusto. La ricca superficie tattile camuffa la scarsa preziosità del materiale di cui è fatta. Questa sedia era stata originariamente creata come parte di una serie composta da diciassette mobili, chiamata Easy Edges. Già alla fine degli anni Sessanta Gehry faceva sperimentazioni con materiali industriali e processi di produzione innovativi.
serie easy edge

Realizzata in economico cartone e con l’utilizzo di semplici processi tecnologici, la linea Easy Edges era pensata come una serie di mobili per il mercato di massa e a basso costo. Nonostante il notevole successo, Frank Gehry la ritirò dal mercato dopo appena pochi mesi, preoccupato di acquisire notorietà solo come disegnatore di mobili popolari, quando la sua ambizione era di affermarsi nel campo dell’architettura: all’epoca infatti, non era ancora salito alla ribalta come architetto, avendo completato solo pochi progetti. La serie fu poi rimessa in produzione nel 1982 da Chur, prima che Vitra nel 1992 scegliesse quattro pezzi da rimettere in produzione.
sedia Wiggle Frank GehryVitra era sicuramente l’azienda migliore per rimettere in produzione i pezzi della collezione di cui faceva parte la sedia Wiggle, dato che il complesso del Vitra Design Museum di Weil am Rehin (Germania) porta la firma di Frank Gehry.

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