Baku e le Flame Towers, tra tradizione e modernità

Questo articolo vuole porre l’attenzione sulla bellezza, che sia essa di stampo moderno o antico e su un luogo che di questa ne ospita molta in entrambe le sue versioni.

Questo paese in una parte delle sue meraviglie è stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, parliamo della Città Vecchia di Baku, la capitale della Repubblica dell’Azerbaigian.

Baku è un luogo quasi mistico e certamente da visitare per coloro che vogliono apprezzare le diversità di un territorio e vedere come queste si mescolano. Diciamo questo perché Baku è una città che ospita il più grande porto dell’Azerbaigian e dell’intero Caucaso, oltre ad avere la Città Vecchia(la Città Murata) che si estende su oltre 21 ettari di territorio, e nella parte moderna ha le Flame Towers, come dicevamo moderno e storico si incontrano e noi vogliamo farvi riflettere sulle ragioni che possono spingere un visitatore a scegliere questo luogo.

Di seguito il nostro articolo verrà suddiviso in paragrafi per meglio evidenziare le caratteristiche di questa città meravigliosa. 

Patrimonio UNESCO:

Il percorso dell’UNESCO per assicurarsi le bellezze della città e metterle sotto la propria ala è stato lungo ed ha permesso di rivelare al mondo luoghi meravigliosi e carichi di storie-storia.

Partiamo dal Dicembre del 2000 quando Patrimonio dell’Umanità diventano architetture civili e religiose e la Città Vecchia, le strutture sono il Palazzo degli Shirvanshah e la Torre della Vergine in quest’area una buona parte delle murature ristrette dei vicoli sono state conservate anche dopo la conquista russa del 1806. I vicoli sono un luogo affascinante a Baku e specificatamente nella Vecchia Città, infatti sono stretti e numerosi e collegano tutta la cittadina comprendendo per l’appuntoanche edifici antiche come quelli sopra menzionati oltre a due caravanserragli, alcune piccole moschee e svariati hammam, l’impressione che si ha visitando questo luogo è quella di una sospensione e di un mondo in divenire.

Nell’anno 2003 UNESCO ha inserito il complesso della Città Vecchia nella lista dei Patrimoni dell’Umanità in Pericolo a causa della loro scarsa cura e conservazione e a causa del terremoto del 2000, nel 2009 dopo una serie di lavori di restauro che sono stati effettuati nel complesso l’UNESCO ha tolta dalla sopra citata lista la Città Vecchia.

Le Flame Towers

L’Azerbaigian è denominata anche Terra dei Fuochi il nome oggi noto per le cronache italiane è in questo caso derivante dalle fiamme spontanee che si sprigionano dal terreno, per effetto della presenza di gas nel sottosuolo, dal culto del fuoco e dal concetto ad esso legato si ispirano le Flame Towers che illuminandosi mostrano i colori della bandiera nazionale oppure i colori del fuoco o molte altre forme grazie ai led ad alta potenza che ne consentono il cambiamento sulla base della rappresentazione che si vuol dare, magari anche a scopo promozionale.

Le fiamme che vanno a sfumare sono uno spettacolo meraviglioso da contemplare soprattutto quando cala la notte ed è allora che il complesso di tre edifici si illumina.

Le Flame Towers benché siano un opera ultra moderna promuovono la cultura del luogo sia attraverso la loro forma sia appunto per quanto attiene il riferimento iconico al fuoco come simbolo di culto e fonte di venerazione in quanto elemento legato agli altri tre, Terra Aria e Acqua.

Il complesso architettonico si compone di tre edifici, tre grattacieli davvero particolari e dalla forma di fiamme, l’esterno è una vetrata e la base degli edifici li contiene tutti e tre,

1^a Torre: quella più alta è dedicata allo scopo residenziale (di lusso) ed è collocato a sud può ospitare 130 appartamenti disponibili su 39 piani per 190 metri,

2^a Torre: la torre al lato nord è un hotel ha 318 camere disponibili su 36 piani e la sua gestione è del  Fairmont Hotels.

3^a Torre: si trova sul lato occidentale del complesso ed è riservata agli uffici e agli spazi commerciali.

Il progetto delle tre splendide fiamme è di HOK International nel concept iniziale Azinco Develpoment MMC aveva richiesto un nuovo simbolo che incarnasse la storicità del luogo e consentisse uno skyline nuovo e moderno ma ancorato alla tradizione, opera riuscitissima che a differenza di altre nel mondo, allocate vicine a sentieri, strade, palazzi, residenze e cittadine storiche dal grande valore di pregio, si armonizza perfettamente con queste e accanto a loro probabilmente ne consente anche una visuale diversa e ancor più ricca di emozioni.

Riprendere un simbolo poteva risultare difficile e svilire il progetto proprio in virtù del confronto tra moderno e storico creando anche disarmonia, invece per le Flame Towers questo non è accaduto ed è proprio questa virtù ad emergere nell’incontro tra due aspetti della città di Baku, un incontro che non può che suscitare il desiderio di visitare una città stupenda.

Erika