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pulire tessuto divano

Come pulire i tessuti degli elementi d’arredo della propria abitazione

Capaci di esaltare i pezzi d’arredo che vanno a rivestire, i tessuti riescono a creare un’atmosfera unica all’interno delle stanze, dando una sensazione di comfort non solo al tatto, ma anche osservandoli. Niente però nel tempo rimane uguale: se non ci si prende cura in modo adeguato di questi materiali non riusciranno più a dare la stessa resa di una volta, faticando a valorizzare lo stile dello spazio in cui vengono inseriti. Una soluzione per preservarne la qualità c’è, e consiste nell’intervenire periodicamente con una pulizia accurata. Quando si passano i pavimenti o si procede alla manutenzione dei mobili, c’è la tendenza a dimenticarsi dei tessuti che arricchiscono gli elementi d’arredo. A meno che non vengano macchiati, ci si scorda della loro presenza e del fatto che, come tutti gli altri oggetti della casa, vivono 365 giorni l’anno in balia della polvere e dello sporco. Invece andrebbe effettuata una detersione periodica per impregnarli di profumo, evitando che prevalga l’odore fastidioso di polvere accumulata nel tempo, prolungando così la vita dei tessuti. Attenzione però: non tutti sono uguali, e per tale ragione richiedono procedure diverse di lavaggio e pulizia. Prima di agire è importante leggere quanto riportato sull’etichetta del prodotto, così da non commettere errori che potrebbero rovinare il tessuto irrimediabilmente.

Le differenze a seconda del tipo di arredo

Luogo deputato al relax per antonomasia è il divano, sul quale si trascorrono piacevoli serate in compagnia degli amici o si vivono momenti da ricordare con la famiglia. Essendo così importante, riveste un ruolo fondamentale la pulizia dei tessuti per arredo, che saprà renderlo presentabile in ogni circostanza. Prima di illustrare alcune modalità di lavaggio, va ricordato di non trascurare la manutenzione ordinaria: due volte a settimana bisogna far prendere aria ai cuscini, dandogli poi qualche colpo vigoroso con le mani per far sì che non si sformino, e almeno una volta a settimana andrebbe aspirata la polvere. In caso di tessuto sfoderabile sarà semplice lavarlo in lavatrice, prestando un occhio alla temperatura che non dovrà mai essere troppo alta, altrimenti il materiale tenderà a restringersi. Quest’ultimo punto vale anche per le tende da interni. Se il tessuto non è sfoderabile si può procedere in due modi: o si passa l’aspirapolvere su tutta la superficie (comprese le fessure) e poi si fa scorrere un panno imbevuto di acqua tiepida e sapone di Marsiglia altrimenti, dopo l’aspirazione, si può effettuare un lavaggio a vapore per eliminare gli acari e la sporcizia. Una miscela di bicarbonato, aceto e acqua tiepida aiuterà invece a rimuovere le macchie più ostinate. L’aceto si utilizza anche come ammorbidente sulle tende da interni in tessuto naturale appena lavate. Le tende in materiale sintetico prediligono lavaggi veloci e brevi, intorno ai 30°.

Tessuti d’arredo esterni

Con l’arrivo della bella stagione, chi ha uno spazio esterno con mobilia vuole rendere i suoi tessuti d’arredo per giardino splendenti. Di solito i rivestimenti per divanetti e poltroncine esterni sono resistenti ai raggi solari, che potrebbero sbiadirne il colore, e all’acqua che può far insorgere la muffa. Ciò non significa che non possano macchiarsi. Uno degli sporchi più difficili da rimuovere è la resina, che si può togliere lasciando agire per 15 minuti un po’ di acquaragia sul punto interessato, lavando in seguito con abbondante sapone di Marsiglia e acqua tiepida. In caso di tessuto non ben impermeabilizzato potrebbe formarsi della muffa, trattabile con del detersivo da lasciare in posa per un quarto d’ora dopo essere intervenuti con una spazzola. Ostili le macchie di grasso, ma non invincibili: una manciata di bicarbonato e verranno assorbite con facilità. Per pulire le tende da esterni è necessario armarsi di spruzzino contenente una miscela di acqua e sapone liquido di Marsiglia da nebulizzare e spazzolare lungo tutta la superficie. Queste operazioni di solito si compiono due volte l’anno, e coincidono rispettivamente con l’inizio della primavera e la fine dell’estate.

Occhio ai tessuti pregiati!

Tanto scenici quanto delicati, i tessuti pregiati per arredamento presentano una notevole difficoltà di pulizia, a partire dal velluto. Sinonimo di eleganza per eccellenza, è un materiale che non ama l’acqua perché rischierebbe di sbiadirsi. Richiede una cura quotidiana e, in caso di macchie, bisogna assorbirle con talco e utilizzare poi delle apposite schiume a secco. Fanno parte dei materiali particolari anche i tessuti jacquard, caratterizzati da disegni raffinati come il broccato o il damasco, che come il velluto necessitano un lavaggio a secco. Il rischio più grande che si incorre col jacquard è danneggiare le fibre del filato, oppure far sbiadire il colore se ci si serve di detergenti aggressivi. Se si possiede un tappeto realizzato con questo tessuto è importante prima di tutto spolverarlo con una spazzola di crine morbida, passandoci poi l’aspirapolvere mantenendo un livello basso d’aspirazione. Dopo il lavaggio a secco, va applicato un solvente delicato per le macchie sul punto interessato, strofinandolo con l’ausilio di un panno umido fino a che lo sporco non scompare. Un’altra fibra pregiata è la seta: la sua natura la rende sensibile al cloro, e ha come nemico principale i detergenti contenenti alcool.

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