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Google entra nel mercato delle render farm con Zync

Prima che Google annunciasse, a grande sorpresa, la rivoluzione societaria che vede a capo Alphabet, la holding cui faranno capo tutte le divisioni del gruppo, inclusa Google stessa, e prima ancora che introducesse il nuovo logo, si è poco considerato l’acquisto, effettuato poi la scorsa estate, di Zync.
Con questa operazione il colosso della Mountain View si inserisce a piedi uniti nel mercato delle render farm per far fronte alla crescente concorrenza del cloud-computing (erogazione di risorse informatiche attraverso Internet a partire da un insieme di risorse preesistenti e configurabili), tra cui Amazon EC2.

Zync è una startup nata sei anni fa, inizialmente con il nome di Zero VFX, che si proponeva come servizio di cloud rendering.
Ha assunto notorietà, oltre che per la realizzazione di una dozzina di lungometraggi e centinaia di spot pubblicitari, per avere lavorato con case cinematografiche di prestigio che ne hanno usufruito per creare effetti speciali per diversi film, tra cui Star Trek – Into Darkness, Looper – In fuga dal passato, American Hustle, Transformers – Dark of the moon, Filghter e Zookeeper – Il signore dello zoo.

Il servizio è stato integrato nelle funzionalità di Google Cloud Platform, offrendo agli utenti, oltre che un servizio di rendering su larga scala direttamente dalla piattaforma cloud, utilizzato come laboratorio di creazione per i clienti che non vogliono realizzare autonomamente gli algoritmi necessari per renderizzare i propri progetti, anche la possibilità di gestire specifiche opzioni di storage e di backup. Attualmente è in fase di beta testing pubblico, ed è possibile collegare il proprio account ai più famosi software di computergrafica 3D: Maya, Nuke, V-Ray, Arnold e Renderman.

Inoltre ogni utente può ottenere 300 dollari di credito gratuito con la sola registrazione (equivalenti a circa 140 ore di rendering per il software V-Ray o 120 ore su Arnold su macchine a 32-core), e successivamente si avrà la possibilità di ricevere altri 500 dollari compilando una form di informazioni sul Google Cloud Platform Media Solutions team.

Google riserverà ai clienti Zync prezzi più convenienti e maggiore scalabilità, oltre ad una rimodulazione dei pacchetti di rendering aggiuntivi per far fronte alle diverse esigenze consumer e business. É possibile anche la scelta di un cambio di tariffazione, con l’adozione di un prezzo “per minuto” di utilizzo (con un minimo di dieci minuti); lo storage è di 0.20 dollari a GB al mese ed è possibile utilizzare un tool che permette di calcolare il tempo approssimativo di calcolo necessario.

Anche questa volta (ma ormai è prassi consolidata in casa Google) non stati resi noti i dettagli finanziari dell’operazione.

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