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Giardino Zen e Filosofia Buddista: Significato e Caratteristiche

Giardino Zen, caratterizzato da una filosofia che si basa sulla ricerca della pace e della felicità grazie a un paesaggio circoscritto e ricco di elementi minimalisti i quali rappresentano ognuno un significato preciso. Nel mondo in cui viviamo, invaso dal caos, è quasi d’obbligo avere un posto tranquillo e sereno dove poter praticare yoga e meditazione o dedicarsi alla lettura di un buon libro. Questo è il principio alla base del giardino zen associato alla cultura nipponica.

Nella vicinanza con la natura, e dal contatto con elementi come sabbia e acqua, l’uomo ha la possibilità di entrare in profonda contemplazione degli ambienti in cui si trova immerso ed espandere la mente fino a liberarla da se stessa e delle ansie del vivere. Si tratta fondamentalmente di un sistema per ritemprare il proprio equilibrio interiore, in correlazione con un’alimentazione sana, meditazione e musica rilassante ed evocativa.

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Ecco di seguito gli argomenti e che saranno trattati nel presente articolo a proposito di filosofia Zen.

  • Ritrovare il benessere con la filosofia intimista;
  • Il ruolo del buddismo nella filosofia Zen;
  • Differenze con il pensiero occidentale;
  • Significato degli elementi naturali del giardino Zen.

Significato del Giardino Zen

La filosofia intimista si pone l’obiettivo di esprimere tutte le sfumature di emozioni e sentimenti attraverso oggetti che possano rappresentarle. Sebbene il giardino zen sia diventato una moda molto apprezzata nell’arredamento e nel design per esterni, esso affonda le sue radici nella storia e nella cultura millenaria del continente asiatico. Non ci si può illudere, quindi, di creare un vero giardino zen se non si conosce la filosofia su cui si basa e dalla quale ha avuto origine. Innanzitutto occorre conoscere il significato della parola Zen, che nell’accezione giapponese si spiega in tre concetti, ovvero pensare, riflettere e meditare.

In pratica, è uno stile di vita che può far bene a tutti, a prescindere dalla religione o ceto sociale di appartenenza, fondato sulla ricerca della liberazione dalle sovrastrutture mentali e dai condizionamenti creati dalla realtà circostante. E sono proprio i concetti di comunità, integrazione e liberazione, le parti essenziali della filosofia Zen, la quale si pone l’obiettivo di aiutare le persone a ritrovare il contatto con il Sé più profondo attraverso un approccio pratico concreto e pulito con la realtà.

Buddismo e Filosofia Zen

Proprio come fece Buddha dopo aver raggiunto la sua illuminazione, occorre liberarsi dalle imposizioni e pregiudizi per aprirsi alla propria spiritualità interiore. Egli riscoprì il valore e la semplicità della vita volgendo il suo sguardo verso i piccoli tesori naturali che lo circondavano, come i corsi d’acqua, il profumo dei fiori o la magnificenza dei colori di un tramonto.

Il pensiero Zen insegna a riprendere il contatto il tesoro del presente, il qui e ora, lasciando andare il passato e senza anticipare il pensiero del futuro. Se siete interessati, valutate anche l’opzione giardino giapponese.

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Differenze con Pensiero Occidentale

Coloro che, essendo appassionati di giardinaggio e Botanica, hanno deciso di estendere la loro abilità cimentandosi nella creazione di giardini zen, scoprono immancabilmente quanto l’essenza alla base di tale filosofia sia opposta alla struttura del pensiero occidentale. Ci si rende conto anche di come quella parte della mente più profonda e intima sia capace di entrare in comunicazione con la sua dimensione spirituale, e accedere alla creatività e alla capacità di immaginazione.

Il nostro corpo emotivo si nutre di un flusso di energia, l’aura, che ci avvolge come una luce potente pur essendo invisibile all’occhio umano. Ed è l’aura che fa da filtro alla realtà che ci circonda, similmente a un canale attraverso cui ci confrontiamo con le varie vicissitudini della vita fatte di emozioni, gioie e dolori.

Se l’aura è lacerata subiamo una dispersione di energia positiva e del flusso vitale che ci pervade, esponendoci alle negatività e rendendoci preda dell’ansia e delle paure.Tale filosofia, quindi, è palesemente distante anni luce dai concetti di vita occidentali, per i quali ogni cosa esiste se è tangibile e misurabile, e il rapporto tra l’uomo e il suo mondo circostante è vissuto come se fossero due  entità separate.La cultura Zen, invece, concepisce il rapporto tra uomo e natura come un tutt’uno indivisibile, simbiotico e in  perfetta armonia. Ed ecco, quindi, cos’è un giardino zen: un angolo di paradiso dove potersi fondere gioiosamente con la realtà circostante.

Elementi Naturali nel Giardino Zen

Gli elementi del giardino Zen sono costituiti dalle pietre, fontane e cascate, sabbia, piante e lanterne. Iniziamo, quindi, a vedere tutti gli elementi che caratterizzano l’arredamento esterni, nello specifico rispettando le caratteristiche zen. 

Pietre e Sassi

Le pietre, sono il simbolo principale dei giardini Zen. Si considerano elementi sacri in quanto racchiudono in se il legame tra il mondo fisico e quello spirituale, e riempiono il vuoto con la loro solidità, stabilità e fermezza.

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In base alla loro forma, e ai punti dove vengono collocate, possono rappresentare gli elementi naturali acqua, terra, metallo, legno e fuoco.

Le pietre del giardino Zen si scelgono a seconda delle caratteristiche che esse rappresentano. Vediamone, di seguito, alcune.

  • Le pietre Taido sono associate al legno e vanno, in genere, collocate per ultime in fondo al giardino. Sono alte e appuntite, come certi alberi o piante, e sono il simbolo della fertilità.
  • Le pietre Reisho rappresentano il metallo ed hanno delle forme più basse e senza le spigolosità delle Taido. Simboleggiano la fermezza e la stabilità e possono essere collocate nei pressi delle Taido.
  • Le pietre Shigyo sono associate all’elemento fuoco in quanto le loro forme ramificate ricordano le lingue di fuoco. In genere si posizionano ai lati del giardino e rappresentano la luce.
  • Le pietre Shintai rappresentano l’acqua a causa delle loro forme dai contorni lisci e armoniosi. La loro presenza serve a creare un senso di armonia e, di solito, vengono collocate lateralmente.
  • Le pietre Kikyaku si presentano come se fossero prostrate o reclinate in mezzo alla sabbia. Si posizionano a sentimento, senza regole precise da rispettare, e servono per creare armonia nell’insieme.

Fontane e cascate

L’acqua che vi si può trovare nel giardino Zen, sotto forma di fontane e cascate, simboleggia la vita. Il suono melodioso e tintinnante che produce, mentre si riversa sulle rocce, è di grande aiuto per rilassarsi e liberare la propria anima nella natura. Ideali sono le fontane in pietra basse, in modo tale da consentire di entrare facilmente a contatto con l’acqua ponendosi in ginocchio. Le fontane possono anche essere create in bambù, per non spezzare il senso dell’armonia dell’ambiente Zen.

Si dice anche che, fontane e vasche contenenti acqua abbiano il potere di trasmettere nella mente umana il senso della ricchezza e prosperità. Mentre, una eccessiva presenza dell’elemento liquido va evitato perché può essere foriero di lacrime e tristezza.

Sabbia

Tale elemento rappresenta il filo d’acqua superficiale di un fiume o di un lago dove si creano delle increspature che sembrano provocate dal vento. La sabbia da utilizzare deve essere bianca e sottile, ed è reperibile presso rivenditori specializzati. Le righe sulla sabbia, invece, servono per imprimere nell’animo umano i percorsi di vita tracciati in tranquillità e armonia. Si praticano con un apposito rastrello, in modo uniforme, continuo e senza interruzioni, in modo tale da favorire la meditazione e il relax.

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Piante e Lanterne

Le piante più in armonia con l’essenza del giardino Zen possono essere le sempreverdi, che perdono le foglie in determinate stagioni, e quelle che producono fiori le quali rappresentano le varie sfaccettature dell’esistenza. Alberi e recinzioni in legno simboleggiano la protezione della casa dalla sfortuna e dagli influssi malefici, mentre il terreno scosceso e irregolare serve a immaginare la presenza di un drago, simbolo di fortuna.

Curiosamente, in un giardino Zen non sono ammesse piante spinose perché rappresentano il simbolo di cattivi presagi. Infine, le lanterne, rigorosamente in stile giapponese, con la loro luce tenue e rilassante, simboleggiano le altezze spirituali che ci si prefigge di raggiungere nel proprio giardino interiore.

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