Se passi da piazza Municipio in questi giorni, è impossibile non notarla. La nuova installazione Napoli si chiama Silent Hortense ed è l’ultima creazione dell’artista catalano Jaume Plensa. Alta, imponente e silenziosa (come suggerisce il nome), questa scultura non ha lasciato nessuno indifferente. Tra chi la adora e chi storce il naso, la piazza è diventata un vero e proprio salotto del dibattito artistico.

Nuova installazione Napoli: una testa gigante che fa chiacchierare tutta la città
La nuova installazione Napoli è stata posizionata proprio davanti al Comune, in piazza Municipio, e rappresenta il volto di una ragazza con gli occhi chiusi, in un’espressione contemplativa e pacifica. È come se, nel caos della città, questa figura ci invitasse a fermarci, respirare e riflettere. Alcuni sostengono che questa tranquillità imposta sia in realtà un modo per reprimere la vivace energia dei napoletani, rinomati per il loro spirito infiammabile e la passionalità.
Numerosi cittadini hanno manifestato stupore e perplessità, domandandosi: “Interessante, ma qual è il legame con Napoli?” si chiedono in tanti. Alcuni la trovano troppo fredda, estranea al contesto storico e vivace della città. Altri, invece, l’hanno accolta come un tocco contemporaneo in un luogo pieno di storia, una nuova prospettiva da cui guardare la città. Insomma, la nuova installazione Napoli è diventata in poche ore uno dei temi più caldi sui social e nei bar del centro.
Chi è Jaume Plensa, l’artista dietro Silent Hortense?
Jaume Plensa è ampiamente riconosciuto nel panorama dell’arte pubblica. Nato a Barcellona nel 1955, è noto per le sue sculture monumentali che puntano a fondere corpo umano e spirito, silenzio e pensiero.
I suoi lavori sono esposti in numerose città internazionali, spaziando da New York a Tokyo, includendo anche Londra e Montréal.
Il suo stile si distingue nettamente: figure umane slanciate, sguardi sereni e chiusi, e un’atmosfera sospesa che invita a una profonda riflessione interiore. Plensa gioca con l’idea del silenzio come mezzo per comunicare. E con Silent Hortense, anche a Napoli, ha voluto proporre una pausa poetica, una parentesi di meditazione urbana.
Riuscirà questo messaggio a emergere nel caleidoscopio vibrante di colori e melodie che caratterizza la città partenopea?
Tra controversie e selfie, ecco come hanno risposto i napoletani
Come sempre accade con l’arte contemporanea, le reazioni sono state un mix esplosivo. Alcuni hanno ironizzato dicendo che sembra un personaggio di un film di fantascienza, altri l’hanno paragonata a un monumento alieno piovuto dal cielo. Ma tra critiche e battute, in molti si sono già messi in fila per scattare un selfie ai piedi della statua, segno che, polemiche o no, Silent Hortense ha già conquistato la curiosità del pubblico.
La statua è destinata a restare per un po’ e si prevede che diventerà uno dei nuovi punti d’interesse della città. Magari tra qualche mese nessuno ci farà più caso. Oppure, chi lo sa, diventerà la nuova “mascotte” di piazza Municipio.
Insomma, questa nuova installazione a Napoli ha portato con sé un bel carico di emozioni, opinioni e domande. È arte? È provocazione? È bellezza muta o dissonanza urbana? Qualunque sia la risposta, il fatto che se ne parli così tanto è già una piccola vittoria per l’arte. E chissà quante altre volte, passeggiando in centro, sentiremo qualcuno dire: “Hai visto la nuova installazione Napoli?”
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