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Processionaria in casa: come eliminarla e cosa provoca

Processionaria, un insetto appartenente alla famiglia delle farfalle e dei bruchi. Ne avete mai sentito parlare? Si nutre con il fogliame, è altamente distruttiva ed è ricoperta di peli invisibili dal potere urticante, capaci di provocare irritazione nell’uomo e negli animali. La gioia per l’arrivo della stagione primaverile può essere turbata dalla presenza in casa di ospiti indesiderati, proprio come la processionaria. Questi lepidotteri agiscono indisturbati, invadendo l’ambiente domestico e provocando seri rischi per la salute dell’uomo e dei nostri amati amici a quattro zampe.

processionaria In Italia, troviamo due specie di questo insetto: la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e la processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea). A chi non è mai capitato almeno una volta nella vita di imbattersi nelle lunghe file della processionaria? Certo, a prima vista si resta ammaliati da questa creatura, ma bisogna subito correre ai ripari. Solo in questo modo, possiamo evitare una invasione dell’ambiente domestico e numerosi pericoli per la nostra salute. Scopriamo insieme come difendersi da questo insetto termofilo e come eliminarlo dalla nostra casa. 

Cos’è la processionaria?

La processionaria è un insetto termofilo, cioè che riesce a vivere e a riprodursi a temperature comprese fra i 40 e i 70 °C. Dato che la sua vita è strettamente legata alla temperatura dell’ambiente in cui vive, il clima caldo aumenta la vitalità di questo animale, la sua capacità riproduttiva, ma anche la sua voracità. Il vero pericolo non è quando raggiunge la sua forma adulta, ossia quando diventa falena, bensì quando è allo stato di larva. Dopo un lungo inverno, trascorso in totale inattività, con l’arrivo della stagione primaverile questi insetti riprendono la loro attività preferita: divorare voracemente tutto il fogliame che incontrano sul loro cammino. Il loro spuntino preferito sono gli aghi di pino, anche se non disdegnano altri tipi di piante come la quercia

processionariaLe due specie più diffuse di processionaria sono la processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa) e la processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea). A livello scientifico, la processionaria è un artropode appartenente alla famiglia Notodontidae e all’ordine dei lepidotteri. La specie più pericolosa e dannosa per l’uomo, per gli animali domestici e per l’ambiente è la processionaria del pino. I giovani sono larve di 3-4 cm, che si presentano ricoperte da innumerevoli peli urticanti, che si staccano a causa del vento o per il contatto con l’animale. Una volta adulta, in estate, la processionaria del pino si trasforma in falena, ma la sua vita dura solo pochi giorni. In questo breve lasso di tempo, depone 300 uova nelle piante di pino. La deposizione delle uova sulle piante avviene, generalmente, nel mese di agosto.

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Caratteristiche della processionaria

Dopo 4 settimane dalla deposizione, le uova si schiudono. Sin dai primi istanti di vita, le larve di processionaria sono estremamente voraci e divorano tutte le foglie circostanti e gli aghi di pino, spostandosi di ramo in ramo. Verso ottobre, nel periodo autunnale, le larve giovani costruiscono il nido sericeo, dove passeranno il rigido inverno in completa inattività. Questi animali odiano il freddo e le basse temperature possono ucciderle. Una volta giunta la primavera, le larve processionaria tornano in attività verso la fine di aprile o l’inizio di maggio. Cercano un luogo adatto per la metamorfosi e danno inizio a un nuovo ciclo.

Il curioso nome processionaria è stato attribuito a questo insetto per il particolare modo di spostarsi delle larve che, in cerca di fogliame da divorare, si dispongono in fila indiana come una sorta di processione solenne. In numerose zone degli Appennini, il problema della processionaria è diventato un vero e proprio flagello da debellare. A causa della sua voracità, questo insetto causa il defogliamento dell’albero, di solito il pino silvestre solitamente o anche il pino nero. Inoltre, provoca un suo generale indebolimento, che lo rende preda di parassiti secondari e può portarlo persino alla morte. Oltre ai danni all’ambiente, quali sono i pericoli che la processionaria può portare agli animali e all’uomo?

Continua la lettura per scoprirlo! 

Come eliminare la processionaria in casa

I metodi per eliminarla sono diversi. Spesso, si tende a voler uccidere la processionaria calpestandola, ma bisogna evitare quest’azione perché i peli urticanti restano sotto la suola delle scarpe e si peggiora solo la situazione nell’ambiente domestico. La rimozione dei nidi, ovvero la soluzione meccanica, è tra i metodi più utilizzati. Può farla solo un operatore esperto ed adeguatamente vestito ed attrezzato. Questo metodo può essere fatto solo nei mesi invernali e solo in aree ristrette.

Il metodo più usato in casa è l’insetticida biologica. Nello specifico, si usa il batterio bacillus thuringiensis kurstaki che infetta la larva, danneggia il sistema nervoso e la paralizza. Si può ricorrere anche all’uso di trappole meccaniche con colla o trappole a feromoni, che confondono gli esemplari maschili ed impediscono l’accoppiamento nei mesi estivi. Infine, c’è l’endoterapia che consiste nell’iniettare nella pianta di pino l’insetticida. In generale, meglio rivolgersi a un professionista per capire come procedere e risolvere il problema in definitiva.

Cosa provoca la processionaria negli animali e nell’uomo

Questo insetto non è dannoso e pericoloso solo per il mondo vegetale, ma anche per il mondo animale. La processionaria è completamente ricoperta da milioni di peli urticanti, che si staccano facilmente per contatto diretto o contatto indiretto, trasportati dal vento, e si depositano su mucose, pelle e abiti. Il contatto con la pelle provoca un’immediata reazione allergica, accompagnata da intenso prurito e fastidio, dolore e bruciore. In casi rari, provoca anche la comparsa di bolle e vescicole sulla pelle.

Se invece i peli entrano in contatto con le mucose, si scatena immediatamente una reazione infiammatoria. In caso di contatto con gli occhi, si ha una congiuntivite e, se i peli urticanti penetrano in profondità, si rischia la cecità. Nel caso in cui i peli urticanti della processionaria vengano ingeriti o inalati, la situazione si complica ulteriormente e i rischi sono di grave entità. In caso di indigestione, si ha vomito, dolore addominale, infiammazione della mucosa e aumento della salivazione. In caso di inalazione, si manifestano starnuti, mal di gola, difficoltà a respirare e a deglutire e broncospasmo. 

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Nei soggetti sensibili, il contatto con i peli urticanti della processionaria provoca shock anafilattico, orticaria, edema, ipotensione, vertigini e perdita di conoscenza. Se lo shock anafilattico è di grave entità, sopraggiunge la morte.

Processionaria e rischi per gli animali

Altrettanto pericolosi sono i peli urticanti della processionaria del pino, se ingeriti o inalati da cani, gatti e cavalli che odorando l’erba possono per sbaglio ingerirli o inalarli. In caso di indigestione dei peli della processionaria, il cane aumenta la salivazione e manifesta un rigonfiamento alla lingua e una violenta infiammazione che può portare alla morte o alla necrosi della lingua. Inoltre il cane può avere febbre, perdita di appetito e di vivacità, vomito e diarrea emorragica. In caso di inalazione dei peli il cane avrà difficoltà respiratorie che richiedono l’immediato intervento del veterinario. 

Da ricordare bene è che solo gli esemplari giovani di processionaria, ossia le larve, sono pericolose per l’uomo e per gli animali e non gli esemplari adulti, ossia le falene. Anche le uova e le crisalidi di processionaria sono completamente innocue per il mondo vegetale e animale. 

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Come difendersi dalla processionaria?

Visti gli immensi pericoli per uomo, animali domestici e ambiente, occorre difendersi da questo insetto attuando diverse strategie di prevenzione e di eliminazione. Possiamo subito dire che in Italia esiste un’apposita legge (D.M. del 30/10/2007) che obbliga alla lotta alla processionaria in tutte quelle aree che sono a rischio a causa dell’invasione di questo insetto. Il drastico peggioramento del clima italiano, che ogni anno diventa sempre più caldo, con estati sempre più afose e lunghe, ha provocato un peggioramento della situazione invasiva della processionaria, chiamata gatta pelosa in Toscana e ruga in Emilia Romagna

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In caso di avvistamento delle larve in processione o di una singola processionaria di pino, non bisogna prendere alcuna iniziativa. Abbiamo già detto che i metodi fai da te sono pericolosi e controproducenti, meglio avvisare gli organi competenti esperti nell’eliminazione. Se il cane ingerisce o inala peli urticanti di processionaria, è consigliabile lavare le parti interessate con acqua, indossando sempre guanti in lattice e bicarbonato, per poi portarlo subito dal veterinario.

Non uccidere mai la larva perché si peggiora la situazione in quanto i suoi peli urticanti sono trasportati dal vento o rimangono sotto la suola delle scarpe e si disperdono nell’ambiente domestico.

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