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Bologna: Storia e Itinerari tra Cibo e Arte

Bologna la Dotta, la Grassa, la Rossa, la Turrita. Questa città è conosciuta non con uno, bensì con quattro soprannomi diversi e se dovessimo presentare il capoluogo emiliano a un turista sicuramente useremmo uno di questi “nomignoli” iconici. Ma quali sono le motivazioni per cui viene chiamata così? Il soprannome “La Dotta” deriva dalla sua famosa Università.

Fondata nel lontano 1088 essa è considerata la più antica d’Europa. L’edificio simbolo dell’Università di Bologna è l’archiginnasio, ovvero la sede storica originaria. Oggi, è il luogo dove si trova la libreria e la divisione di anatomia dove si sezionano i cadaveri. Il soprannome “La Grassa” deriva invece dall’enorme ricchezza delle sue bontà culinarie. Per rendere l’idea, presso la Camera di Commercio sono state già depositate 70 ricette di piatti tipici bolognesi. Bologna è la città dei tortellini, dei ravioli, della mortadella. Un luogo iconico in tal senso è il Mercato di Mezzo, nelle vicinanze di Piazza Maggiore. 

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Il soprannome “La Rossa” deriva dal fatto che osservando la città dall’alto si nota il rosso come tonalità predominante degli edifici, ma non solo. Bologna è la città dei motori, ma anche una roccaforte elettorale per i partiti di sinistra.

Il soprannome “La Turrita” deriva dal fatto che in età medievale la città contava oltre 100 torri. Le torri non avevano solo una funzione militare, ma anche sociale poiché le famiglie nobili esibivano il loro potere proprio attraverso la costruzioni di torri. Oggi in città ne restano solo 22, di cui la più famosa è la Torre degli Asinelli. 

Questa premessa è solo un piccolo assaggio su tutto ciò che ha da raccontare la città di Bologna. Se siete curiosi, non vi resta che continuare la lettura di questa nostra mini guida! 

  • Dai un occhio, nella sezione viaggi, anche al nostro articolo dedicato a Rotterdam e a Parigi

Storia ed Evoluzione di Bologna

La storia di Bologna potrebbe iniziare così: fu Velzna, poi Felsina, poi ancora Bononia e infine Bologna, con il nome che oggi tutti la conosciamo. C’è da dire però che gli storici e gli archeologi parlano di insediamenti in questa zona già nell’Età del Ferro. Le origini risalgono al XI secolo a.C. A quel tempo fu fondato un villaggio di cui non ci è pervenuto il nome, ma sappiamo che era animato da intensi scambi commerciali con gli Umbri. Nel VI secolo a.C. la città fu conquistata dagli Etruschi e nel giro di pochissimo tempo divenne uno dei centri più influenti della Pianura Padana.

Gli Etruschi la chiamarono Velzna che significa “terra fertile” (non era un caso). Per ben 200 anni durante il periodo della dominazione etrusca la città fiorì e si espanse. I vicini Romani però chiamavano la città Felsina e ancora oggi l’aggettivo felsineo è usato come sinonimo di bolognese. Nel 358 a.C. la città fu conquistata dai Galli Boi, ma il loro dominio durò poco. Nel 159 a.C. fu la volta dei Romani che la conquistarono e ribattezzarono Bonania. Secondo gli storici, il nome Bonania deriva da Boi con riferimento ai Galli Boi che prima occupavano la città oppure dal termine celtico “bona” che significa “fortificata”.

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Epoca Romana 

Con i Romani la città si espande ancora di più e raggiunge un periodo di grande splendore, ricchezza e benessere. Nel 187 a.C. viene costruita la famosa via Emilia, ad opera del console Marco Emilio Lepido.

Nell’88 a.C. una grande svolta per gli abitanti che da “barbari” diventano cittadini romani a tutti gli effetti. Il periodo augusteo è roseo e vede un forte sviluppo urbanistico nonché l’assenza di conflitti ed episodi bellici. Durante la caduta dell’Impero Romano, come tante altre città anche Bologna fu duramente saccheggiata e in gran parte distrutta dai Barbari. Nel 727 d.C. fu conquistata dal re dei Longobardi Liutprando.  Nel IX sec. d.C. divenne parte del Regno d’Italia.

Durante la lotta alle investiture, grazie all’influenza della contessa Matilde di Canossa, Bologna si schierò dalla parte della Santa Sede. Nel 1088 fu fondata la celebre Università di Bologna e la città divenne un polo di cultura e centro di studi internazionale.

La nascita del comune si fa risalire al 1185. Durante questo periodo ci fu la costruzione di numerosi torri da parte delle famiglie nobili della città. Nel 1401 emerge la famiglia dei Bentivoglio che per ben 46 anni domina la scena politica cittadina. Dopodiché per altri 3 secoli Bologna torna sotto il controllo dello Stato Pontificio. Nel 1796 Napoleone libera Bologna dal controllo pontificio, ma dopo il Congresso di Vienna nel 1815 la città torna nuovamente sotto il dominio della Chiesa. Nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia. Durante gli anni del Fascismo la città fu tormentata da rivolte e sommosse contro il Duce.

Durante la Seconda Guerra Mondiale fu duramente bombardata. Gli anni’70 del Novecento divennero noti come gli anni di Piombo, a causa di un susseguirsi di attentati e stragi di matrice politica. Celebre l’attentato del 2 agosto 1980 nella sala d’attesa della Stazione Ferroviaria di Bologna che causò la morte di 85 persone e ben 200 feriti. 

Bologna, Cosa Vedere?

Piazza Maggiore è il cuore pulsante di Bologna, il cuore cittadino. Al centro troviamo la famosa Fontana del Nettuno, sulla quale si affacciano i più importanti edifici della città medievale. Ad Ovest possiamo ammirare il trecentesco Palazzo Comunale con la Torre dell’Orologio e la Sala Borsa, ad Est il cinquecentesco Palazzo dei Banchi e, verso Sud, la grande Basilica di San Petronio di fronte alla quale troviamo l’elegante Palazzo del Podestà. Se non siamo ancora laureati, meglio attraversare la piazza costeggiandola, secondo la leggenda!

Dal centro storico si snodano per ben 40 km i Portici, candidati al Patrimonio UNESCO, che sono uno dei simboli della città. Da visitare anche la Torre degli Asinelli costruita nel 1109. La vista da lassù è mozzafiato! Consigliata anche la visita al Palazzo Re Enzo nonché quella alla Torre dell’Orologio. Non può mancare anche un giro nel centro storico della città. E poi? Bologna è da sempre stata una città d’acqua, una piccola Venezia in gran parte nascosta. Lo scorcio più suggestivo e insolito lo si scopre aprendo una finestrella che si trova a Via Piella. Qui, come in un quadro, si apre sul canale delle Moline, usato per secoli per alimentare i mulini ad acqua con cui si lavorava il grano.

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Cibo a Bologna la Saporita

Cosa mangiare nella Grassa Bologna? Se cercate piatti tipici, questa città sicuramente farà godere le vostre papille gustative. Ecco la lista di 10 piatti tipici bolognesi da provare almeno una volta nella vita:

  • crescentine: una sorta di gnocco fritto proposto come antipasto
  • friggione bolognese: salsa a base di cipolla e pomodoro. Piatto tipico contadino. 
  • mortadella di Bologna IGP: il salume più famoso della tradizione di Bologna 
  • tortellini in brodo: piatto talmente famoso che viene ancora proposto al pranzo di Natale 
  • lasagna alla bolognese: lasagna condita con ragù alla bolognese 
  • tagliatelle al ragù bolognese, secondo la ricetta depositata nel 1972 la vera tagliatella bolognese deve essere  7mm di larghezza e con uno spessore tra i 6 e 8 decimi di millimetro. Ma anche i passatelli, serviti in brodo di carne. 
  • cotoletta petroniana: carne di vitello fritta nello strutto e poi cotto in  brodo di carne. Viene condita con prosciutto crudo, Parmigiano Reggiano e sugo. 
  • cappone o galantina di pollo: pollo farcito con vari tipi di carne, uova e affettati e cotto nel brodo. 
  • torta di riso bolognese: anche chiamata “torta degli addobbi” era preparata durante il periodo del Corpus Domini. Si tratta di un dolce tradizionale fatto con riso cotto nel latte, uova, zucchero e scorza di limone. 

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Arte e Cultura a Bologna

Musei, gallerie, chiese, siti archeologici: a Bologna c’è davvero l’imbarazzo della scelta su cosa visitare. Il nostro consiglio è di organizzare un itinerario per zone in base al numero dei giorni della vacanza. Partiamo dai Musei!

Bologna ha ben 50 musei, di vario genere e tutti estremamente interessanti. Dalle cere anatomiche e le collezioni di anatomia ed ostetricia del Museo Poggi dell’Università di Bologna ai manoscritti di Mozart del Museo Internazionale e Biblioteca della Musica. Dal Museo del Patrimonio Industriale al Museo della Sanità fino al Museo del Tessuto e della Tappezzeria Vittorio Zironi. Dalla Collezione di Mineralogia all’Archivio Storico del Monte di Pietà di Bologna, dalla Casa Museo Covili alla Casa Museo NENA, dalla Collezione di Anatomia degli Animali Domestici alla Collezione di Chimica “Giacomo Ciamician”.

Dal Museo del Giocattolo in movimento “Giocars” al Gelato Museum Carpigiani. Dal MamBO– Museo d’Arte Moderna e Arte contemporanea di Bologna al Museo Civico Medievale fino al Museo dei Burattini. Dal Museo della Canapa al Museo della Resistenza fino al Museo delle Moto e dei ciclomotori DEMM. Senza dimenticare il Museo Internazionale dei Tarocchi, il Museo Nazionale Etrusco e il Museo per la memoria di Ustica. Non dimentichiamo che Bologna ha dato i natali a Giorgio Morandi, con il museo Morandi visitabile tutt’oggi. 

La lista è lunghissima e per farvi un’idea prima di scegliere quali musei inserire nel vostro itinerario vi consigliamo il Sito Ufficiale di Informazione Turistica Bologna. 

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