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Giglio: Fiore, Significato del Termine e Coltivazione

Giglio, con nome botanico Lilium, cioè una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Liliaceae e caratterizzata da fiori molto grandi e profumati che possono essere di vari colori: giallo, arancione, bianco, rosso, ma anche sfumati. Le sue origini vanno individuate in Asia Minore, e più precisamente in Siria e Palestina. Furono i Fenici a diffonderlo per primi nel bacino del Mar Mediterraneo. Si tratta infatti di uno dei fiori più antichi documentati per il loro uso ornamentale e la cui simbologia è importante in differenti culture. Secondo la leggenda, dopo la sua conversione, il re dei Franchi Clodoveo fu benedetto da un angelo con un giglio d’oro come segno di purificazione.

Elegante, maestoso, candido e sublime: il giglio è da sempre apprezzato per la sua straordinaria bellezza, al punto da contendere alla rosa lo scettro di regina dei fiori. Così come il tulipano, anche questo fiore è tra quelli più apprezzati e ammirati, ideali da coltivare e per il giardinaggio. La scrittrice Emily Dickinson ne era letteralmente stregata tanto da dichiararsi “perdutamente innamorata ogni volta che posava lo sguardo su di lui“. Nel Vangelo di Matteo, Gesù di Nazaret anche invita i discepoli ad “osservare come crescono gloriosi i gigli nei campi, al punto che neppure Salomone vestiva come uno di loro“. Ma qual è il vero significato del giglio? Scopriamolo insieme.

giglio

Giglio e il suo Significato

Il giglio bianco è da sempre simbolo di candore, purezza, innocenza e verginità, ma anche fierezza e nobiltà d’animo. La parola giglio deriverebbe dal termine celtico “li” che significa letteralmente “bianco”. Presso gli Assiri e gli Egiziani questo fiore era considerato simbolo di sovranità reale. Per gli antichi greci e romani, invece, il giglio era associato ad Era- Giunone, la dea della procreazione, che mentre allattava il piccole Ercole perse due gocce di latte dal seno che cadendo al suolo diedero origine a questo fiore. Per le culture dell’età classica il giglio era simbolo di fedeltà, amore e procreazione.

Nell’iconografia cristiana il giglio è il simbolo della purezza della Madonna. Non a caso è da sempre associato alla Vergine Maria, all’arcangelo Gabriele e a Sant’Antonio da Padova. Si narra che la Madonna scelse San Giuseppe come suo sposo proprio perché lo vide con un giglio bianco in mano. San Giuseppe infatti viene spesso raffigurato nelle opere sacre con un bastone colgo di gigli. E ancora l’arcangelo Gabriele è sempre rappresentato con un giglio bianco in mano così come Sant’Antonio, il patrono dei bambini. 

Il significato del fiore giglio cambia a seconda del suo colore.

  • Quello bianco è simbolo di candore, purezza, castità e beltà. Molto apprezzato sia per i bouquet delle spose che per decorare casa in stile boho chic.
  • Quello giallo simboleggia la falsità, ma anche la solarità e l’allegria. Questo fiore è perfetto per regalare come augurio ad un’amica o ad un amante di cui si è gelosi.
  • Quello arancione è simbolo di spensieratezza amorosa.
  • Quello rosa simboleggia la femminilità, ma anche la dolcezza ed è ideale come regalo alla festa della mamma o alla migliore amica.

giglio fiore

Coltivazione del Giglio

Il giglio è una delle piante da giardino più amate sia per la sua bellezza che per il suo piacevole profumo. Esistono 80 diverse varietà che si distinguono per il colore dei petali. Coltivare il giglio non è particolarmente difficoltoso. Come posizionamento vanno predilette le zone a mezz’ombra. Va inoltre ricordato che questa pianta non ama essere innaffiata eccessivamente. I bulbi vanno piantati a gruppi di 5 ravvicinati. Il periodo ideale per piantarli è la primavera.

Isola del Giglio, cosa c’entra?

Perfetta per trascorrere una vacanza, l’Isola del Giglio si trova nell’Arcipelago Toscano di fronte al Monte Argentario. Perfetta per gli appassionati del mare, con i suoi 21 kmq di estensione è la seconda isola più grande dell’Arcipelago Toscano. L’Isola del Giglio è famosa per le sue bellezze naturali, a partire dal mare cristallino color smeraldo, con i fondali ricchi e pescosi, fino al territorio ancora selvaggio. Oltre alla meraviglia del territorio, viene naturale chiedersi perché l’Isola si chiama così!

Il fiore non c’entra! Possiamo trovarlo curioso ma l’origine del nome dell’isola del Giglio deriva dalla presenza di capre. Infatti, il nome greco Aigylion (àighes significa appunto “capre”) divenne Igilium in epoca romana e, infine, Gilium durante il Medioevo. Secondo altri, invece, il nome dell’isola deriverebbe da quello del giglio di mare

isola del giglio

Giglio selvatico

Il Lilium bubliferum comunemente chiamato giglio di San Giovanni compare in tutto il suo trionfo di colore spontaneamente fai i prati di montagna o i pascoli abbandonati. Si tratta di un giglio selvatico nonché di una pianta protetta che non può essere raccolto. Solitamente è noto anche come giglio rosso (anche se il suo colore è arancione), non è profumato e fiorisce a maggio.

C’è anche il Lilium martagon noto come Giglio a turbante turco o giglio martagone che cresce spontaneo in molte zone montuose e collinari, nelle brughiere, nei prati in montagna e nelle radure. Magari vi sarà capitato di incontrare questo fiore durante le passeggiate in montagna e di emozionarvi alla sua vista. Anche questa pianta è solo da ammirare e fotografare e mai raccogliere poiché è una specie protetta.

giglio

Cosa Significa il Simbolo del Giglio 

Il giglio è il simbolo della città di Firenze sin dal lontano XI secolo. L’origine di questo simbolo è alquanto incerta. Secondo una versione, sarebbe da collegare al fatto che nei pressi di Firenze cresceva florido il giaggiolo bianco (o iris e non gigli come si suole credere). Un’altra leggenda risale alla fondazione della città da parte dei Romani nel 59 a.C. durante i festeggiamenti in onore della dea Flora. Inizialmente era color argento su fondo rosso, poi nel XIII secolo i Guelfi invertirono i colori per differenziarsi dai Ghibellini e dal momento della loro vittoria i colori ufficiali rimasero quelli. 

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