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Barcellona: cosa vedere

Barcellona, cuore pulsante della Penisola Iberica, conosciuta in tutto il mondo per le sue tradizioni e per la movida che rende dinamica l’intera città. L’antico nome di Barcellona è Barcino, centro fondato, secondo la leggenda, nel III secolo a.C. dal cartaginese Hamil Barca, padre di Annibale. Dopo una forte rinascita, sia economia che culturale, tra il 1800 e il 1900, la storia moderna di Barcellona ha inizio nel 1931, con il sorgere della Seconda Repubblica Spagnola. In questi anni, i nazionalisti catalani proclamarono una repubblica all’interno di una Federazione Iberica. A partire da qui, la Catalogna ottenne velocemente una vera e propria autonomia nel 1936.

barcellona

Nonostante il riconoscimento dell’autonomia della Catalogna, continua a crescere il sentimento di indipendentismo catalano. Si tratta di una corrente sociale, culturale e politica che lotta per l’indipendenza della Catalogna come stato sovrano e, più in generale, dei paesi catalani. L’ultimo conflitto risale al 2019, dopo che il governo centrale spagnolo ha negato ogni validità alla consultazione del Referendum indetto per l’indipendenza nel 2017. Avere ben presente questo quadro storico ci permette di conoscere la cultura di Barcellona più da vicino, a partire dalla lingua: il catalano che si parla qui è ben diverso dallo spagnolo.

Iniziamo ora il viaggio nella città di Gaudì, partendo da cosa vedere, cosa fare e quali sono gli esempi di architettura contemporanea. Per vedere Barcellona serve del tempo ma possiamo partire anche da una esplorazione di qualche giorno, magari in occasione del ponte del 2 Giugno.

Nella stessa serie, vedi il viaggio a Monaco di Baviera, Pechino e Dubai

Barcellona: cosa vedere

Cosa vedere a Barcellona? Le attrazioni che questa città offre sono moltissime. A seconda dei giorni che abbiamo a disposizione per il nostro viaggio, il consiglio è quello di trovare un equilibrio tra visite a musei e passeggiate tra le vie del centro. Numerosi sono i quartieri che regalano i fotografie della vita a Barcellona, dall’Eixample nel cuore esclusivo della città fino al Barrio Gotico, il centro storico. Partiamo da una delle attrazioni più grandi e maestose, create dall’artista luminare Antoni Gaudì: la Sagrada Familia.

Una cattedrale simbolo della città in tutto il mondo, patrimonio dell’umanità UNESCO dal 1984 nonostante sia ancora in fase di costruzione, in conclusione del 2026. La Sagrada Familia è un pilastro dell’architettura moderna, pensata e progettata in ogni dettaglio, a partire dagli interni che riproducono una foresta di alberi bianchi fino alle quattro torri affusolate, di stampo neogotico ma ispirate alle forme naturali come i termitai, ricordando i castelli di sabbia. Descrivere un’opera di questo tipo è impossibile: visitarla, anche attraverso le audioguide e i tour organizzati, è il modo migliore per celebrarla.

sagrada familia

Oltre la Sagrada Familia

Le chiese di Barcellona hanno un fascino unico nel suo genere, come anche nel caso di Santa Maria del Mar, perfetto esempio di gotico catalano. Ci spostiamo verso un’altra celebre attrazione, il Park Güell. Con il bus 24 da Plaza Catalunya arriviamo difronte all’ingresso del parco, nato dalla collaborazione tra l’architetto Gaudí e il suo mecenate Eusebi Güell. L’idea iniziale era quella di costruire una residenza borghese, dotata di parco, scuola e mercato. Un paradiso in terra, abitato da salamandre di mosaico arcobaleno e fantastiche fontane, oggi aperto al pubblico. Del progetto iniziale, rimangono solo la Casa Larrard per Eusebi Güell e una casa-campione acquistata da Gaudí. Un inno alla meraviglia della natura.

park guell

Non può mancare una visita alla La Pedrera, anche detta Casa Milà, l’ultima opera civile di Gaudì. Una casa moderna, ancora abitata, in cui è organizzata una visita guidata degna di nota, alla scoperta degli angoli più nascosti di quest’opera futuristica. A partire dalla facciata ondulata fino alla terrazza con gli inimitabili camini: un viaggio nella mente del suo creatore, innamorato di Madre Natura. Concludiamo questo paragrafo citando il Tibidabo, la collina più alta della catena montuosa Serra de Collserola. Qui, oltre al Parque de Atracciones del Tibidabo e la chiesa Iglesia del Sagrat Cor, potremo godere di una vista formidabile su Barcellona.

  • Nella stessa sezione dedicata ai viaggi, leggi anche l’articolo dedicato a Berlino

Barcellona: cosa fare

Tra le cose da fare in questa città spagnola, partiamo da un luogo in cui conoscere e provare la cucina catalana e spagnola: La Boqueria. Stiamo parlando del mercato coperto più famoso di Barcellona, in cui trascorrere una pausa pranzo tra colori vivaci, profumi e sapori autentici. Questo mercato si trova sulla Rambla di Barcellona, facilmente raggiungibile da Plaza Catalunya. Un luogo non solo turistico ma frequentato anche dagli abitanti della città. Andate alla ricerca della vostra tapas preferita, tra empanadas, pesce fresco e paella. Il nostro consiglio è quello di recarsi alla Boqueria al mattino, per potersi godere l’atmosfera del posto senza la ressa dell’ora di pranzo.

boqueria

Ciudad Condal è un altro posto in cui assaporare i piatti autentici della tradizione catalana, scelti direttamente dal banco nella tipica porzione da tapas. Tanti piccoli assaggi, dal polpo alla catalana fino agli spiedini di gambero, per un’esperienza di gusto completa. Non troppo distante, sul Passeig de Gràcia, troviamo Casa Batllò, altra opera di Gaudì. Un capolavoro moderno, sia da fuori che all’interno, nominata Patrimonio Mondiale dell’Unesco. Antica residenza della famiglia Batllò, ogni particolare è curato nel dettaglio dalla famosa colonna vertebrale del drago battuto da San Giorgio in terrazza fino ai balconi.

La Barceloneta è il quartiere marinaro di Barcellona, delimitato dal Mar Mediterraneo. Dai vicoli che conducono alla spiaggia fino al mondo marino dell’Aquarium. Una passeggiata qui è immancabile, anche per mangiare in uno dei tanti locali giovani della zona, come Surf House, in foto.

surf house

Barcellona: Architettura Contemporanea

Da anni Barcellona, la città del “modernismo catalano” sta vedendo la nascita di molte nuove architetture. Non ci si reca più quindi a Barcellona solo per ammirare la Sagrada Familia  e le altre opere di Gaudí, ma anche per le architetture contemporanee che la città catalana vanta. Vediamo alcune delle opere di architettura contemporanea più famose della città, in continua evoluzione nel corso degli ultimi anni.

Nella stessa serie, vedi il viaggio a Praga, Los Angeles e Tokyo.

Torre delle telecomunicazioni

Iniziamo dall’intervento più “vecchio”, ma che sicuramente è uno dei simboli della città: la torre delle telecomunicazioni. Opera di Santiago Calatrava, non a caso è conosciuta anche con il nome di Torre Calatrava, questa torre delle telecomunicazioni è stata costruita in occasione dei Giochi Olimpici nel 1992. Questa grande torre in acciaio alta 136 metri  rappresenta, secondo l’architetto, il corpo di un atleta che china il capo per ricevere una medaglia.

torre delle telecomunicazioni

Forum Building

Continuiamo con un’opera di tutt’altro impatto e funzionalità, il Forum Building, progettato dagli architetti svizzeri Herzog e De Meuron nel 2004.  Si tratta di un edificio di forma triangolare di 180 metri di lato, ubicato nel triangolo della strada Diagonall, La Rambla de Prim e la Ronda Litoral. L’edificio risulta rialzato rispetto alla quota della strada, dando così l’impressione di una grossa tenda blu che scende dall’alto. Le aperture a specchio sono sagomati in modo da ricordare dei cocci di vetro rotti. Questa costruzione crea uno spazio pubblico coperto che dal punto di vista funzionale risulta essere estremamente flessibile, volto ad ospitare spazi museali dedicati alle culture, all’arte e al design.

forum building

Renaissance Barcelona Fira Hotel

Nel settembre 2012 è stato inaugurato il Renaissance Barcelona Fira Hotel, progettato da Jean Nouvel, che a Barcellona aveva già costruito la Torre Agbar, inaugurata nel 2005. Sulla facciata di questo edificio a torre alto 27 piani si fonde un giardino verticale, in cui le palme e la vegetazione naturale si trasformano in elementi architettonici che rendono l’albergo una vera e propria oasi naturale. L’edificio è concepito in modo da utilizzare la luce naturale durante il giorno. L’intento dichiarato dai progettisti era quello di ottenere un “elemento che vive in trasformazione permanente” attraverso l’interazione continua di luce e ombra all’interno dell’edificio e la fusione di design e natura. Esteticamente la  facciata dell’hotel si distingue dagli altri edifici anche grazie alla presenza di finestre a forma di foglia che incorniciano ognuna delle 357 camere.

renaissance fira hotel

Arch. Elena Valori

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