Negli ultimi anni il tappeto è tornato protagonista negli interni, non solo come elemento decorativo ma come strumento di progetto. Materiali, texture e proporzioni influenzano la percezione dello spazio e il modo in cui lo viviamo ogni giorno.
Il tappeto è un elemento d’arredo che riesce a trasformare la percezione di un ambiente senza il bisogno di interventi strutturali o di grandi rivestimenti. Si tratta di un oggetto che appartiene alla tradizione più antica dell’abitare, ma che oggi assume un ruolo più progettuale.
Nel design contemporaneo, infatti, il tappeto non è più solo un semplice complemento decorativo ma una superficie sensoriale che definisce lo spazio, regola il ritmo visivo e amplifica la percezione tattile.

Il tappeto come architettura orizzontale
Nella progettazione di un interno, si tende a pensare alle superfici verticali come le protagoniste dello spazio, ma il pavimento, e ciò che lo ricopre, influenzano molto il risultato finale all’interno di un ambiente. Definiscono percorsi, punti di equilibrio tra materiali e volumi, per questa ragione, un tappeto ben scelto, può ridefinire i confini di una stanza, evidenziare una zona funzionale o mettere in relazione arredi diversi.
Oggi, architetti e interior designer usano i tappeti come strumenti di composizione e le fibre, le trame e i rilievi, diventano parte di un linguaggio materico che contribuisce a disegnare lo spazio.
Un tappeto non è visto più solo come un elemento coprente, ma come un intervento visivo vero e proprio capace di creare continuità o contrasto con il pavimento, assorbendo la luce o restituendola in modo differente.
L’importanza dei materiali nel design dei tappeti moderni
Le fibre naturali, lana, seta, juta, cotone, offrono reazioni differenti alla luce e al tatto.
Un tappeto a pelo corto tende ad amplificare la luminosità della stanza, mentre uno a tessitura compatta e profonda assorbe la luce, creando un effetto più raccolto e intimo.
Anche la scelta del colore influisce sulla percezione degli spazi, toni neutri dilatano, tinte scure concentrano, motivi geometrici guidano lo sguardo.
In un progetto d’interni, queste caratteristiche possono essere usate come strumenti di equilibrio visivo, ad esempio, un living composto da ampie vetrate e superfici dure come cemento, vetro o metallo, può risultare molto freddo.
Aggiungere un tappeto in fibre naturali lavorato a mano aiuta a rendere l’ambiente più accogliente, a ridurre i rumori e a dare subito una sensazione di calore visivo.
Anche l’accostamento con altri materiali va studiato con precisione: legno, marmo, pietra e tessuti dialogano in modo diverso con le trame del tappeto.
Un pavimento in rovere chiaro, ad esempio, trova un contrappunto perfetto in un tappeto dai toni sabbia o terracotta, mentre un grès scuro o una resina industriale vengono valorizzati da una superficie chiara e morbida.
Tra le collezioni che meglio interpretano questa funzione troviamo i tappeti Nodus di alta qualità, in cui la materia diventa elemento architettonico. Ogni pezzo nasce da una ricerca che unisce artigianato e design, dove il colore, la texture e la luce vengono trattati come strumenti progettuali. La trama di questi tappeti non è un semplice motivo estetico, ma il segno del lavoro manuale che si unisce a un gusto contemporaneo.

Come il tappeto cambia le proporzioni di una stanza
Il tappeto ha la capacità di cambiare le proporzioni di una stanza, in un open space, ad esempio, può definire la zona giorno, delimitare l’area pranzo o creare un’isola di comfort intorno al divano.
La forma stessa del tappeto, rettangolare, ovale, irregolare, incide sul modo in cui percepiamo i volumi.
Un tappeto rotondo, ad esempio, attenua le linee rigide e favorisce una sensazione di accoglienza, mentre uno rettangolare guida lo sguardo lungo una direzione precisa.
Quando si lavora su interni contemporanei, la regola più utile è osservare come la superficie dialoga con il contesto, perché un tappeto troppo piccolo rischia di sembrare un accessorio isolato; uno troppo grande può annullare i vuoti e rendere l’ambiente pesante. La soluzione giusta è quella in cui il tappeto “lega” gli arredi ma lascia respirare lo spazio nelle stanze.
Negli ultimi anni, la tendenza va verso tappeti su misura e modelli personalizzati, realizzati in base alle dimensioni reali della stanza. Questo permette di ottenere un perfetto equilibrio tra funzionalità e impatto visivo.
Dopo aver considerato forme, materiali e proporzioni, arriva la parte più sottile del progetto e cioè il modo in cui il tappeto viene percepito e vissuto ogni giorno. È qui che entra in gioco la sensibilità personale, quella che trasforma una scelta estetica in un gesto capace di unire funzione e percezione.
In un progetto d’interni, il tappeto diventa così un punto di equilibrio tra materia e luce, tra comfort e identità, sceglierlo con attenzione vuol dire disegnare l’ambiente e, allo stesso tempo, riconcepire il modo in cui lo si abita.

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Total Design, La Redazione
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