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oggettistica particolare

Oggettistica casa: 10 idee particolari, moderna o di design

Oggettistica casa, un insieme di piccoli e grandi complementi di arredo, capaci di dare forma e contenuto alla nostra abitazione. La scelta dell’oggettistica casa richiede tempo e particolare attenzione, proprio perchè diventa forma di espressione del nostro gusto estetico e della nostra personalità. Gli oggetti di design, e non solo, sono in grado di donare carattere e personalità alla casa, definendone lo stile e creando l’ambiente giusto per rispettare le nostre preferenze.

L’arredamento casa consiste in una operazione complessa, in cui non dobbiamo soltanto scegliere il mobilio di ogni stanza ma anche darle carattere e stile. Gli oggetti che andremo a scegliere devono raccontare una storia, legata al presente piuttosto che al passato. I complementi di arredo e l’oggettistica casa devono completare lo stile di arredamento, proprio perchè raccontano qualcosa su chi vive nella casa, raccontano il suo stile, i suoi ricordi e anche le sue passioni. Allo stesso tempo, gli accessori fanno parte dell’oggettistica proprio perchè sono elementi che colpiscono.

oggettistica particolare

Abbiamo già dedicato un’articolo alla storia del design e al suo significato. Anche nella scelta dei complementi di arredo dobbiamo pensare a oggetti che non siano inseriti solo ed esclusivamente per una motivazione estetica. Basti pensare che il design, a partire dalla nostra immaginazione e dalla fantasia, riesce a dare una forma e una concretezza ai nostri desideri.

Lo scopo è dare significato a ogni ambiente, cercando di creare un file rouge tra le diverse stanze e rimanendo fedeli allo stile scelto. Come vedremo, il segreto non è sempre comprare mobili costosi e finiture di marca, ma il combinare con criterio e gusto tutti questi elementi.

Vediamo insieme 10 oggetti che potrebbero rendere la nostra casa unica oltre che originale, proprio perchè raccontano qualcosa di noi e della nostra storia. Anche per il periodo delle feste, è importante pensare agli addobbi natalizi esterni.

10 idee per arredare con oggettistica casa particolare, moderna o di design

Ho accuratamente arredato la mia casa seguendo a ogni passo, a ogni acquisto, le ramificazioni e i merletti del mio gusto. Non è estetismo, è esigenza di benessere: ogni volta che entro in una stanza sono allietato dall’armonia che mi accoglie.

Le stanze sono sempre le stesse e, tuttavia, giorno per giorno mi offrono un godimento nuovo. Ogni dipinto, ogni mobile, ogni maiolica, ogni scultura, ogni argento, ogni oggetto emette raggi bene auguranti.

Fausto Gianfranceschi, (Aforismi del dissenso, 2012)

Questa frase di Gianfranceschi, scrittore e giornalista italiano, racchiude a pieno il significato della preziosa scelta di oggettistica da inserire nella propria casa. Prima di tutto, è essenziale che ogni elemento racconti la sua storia e la sua essenza, per non passare inosservato e per dare significato. Inoltre, con oggetti provenienti da angoli del mondo differenti, abbiamo la possibilità di fare il giro del tempo e del mondo.

oggettistica particolare

Tale scelta e cura, pur inconsapevole, accomuna il genere umano da sempre. La nostra storia è fatta di oggetti di design e di storie raccontate a partire dai nostri bisogni. A differenza di quello che spesso si crede, il design entra a far parte della storia dell’uomo fin dai tempi più primordiali. Basti pensare all’invenzione della ruota da parte del popolo sumero piuttosto che delle prime trappole per catturare più facilmente le prede: l’obiettivo era sempre trovare una soluzione efficace a un problema.

Quando parliamo di oggettistica particolare, non ci riferiamo per forza a un oggetto funzionale. Spesso e volentieri l’attenzione viene rivolta all’aspetto più estetico. Ciò non toglie l’importanza di optare per simboli capaci di rappresentare noi e la nostra casa. Insieme analizzeremo 10 idee particolari ma capaci di cogliere nel segno.

  • Vedi anche l’articolo dedicato a usi e caratteristiche del poliuretano, usato anche nell’arredamento

Vaso Nebl di Michael Rem

Partiamo da un oggetto di design, creato dal designer tedesco Michael Remerich dello studio Rem per il brand danese Gejst. Un’opera unica nel suo genere, capace di rivoluzionare il significato di questo oggetto e di arricchire la nostra abitazione con una particolare forma di oggettistica casa. L’etimologia di NEBL arriva dal tedesco Nebel, tradotto in italiano come nebbia. Questo perchè l’ispirazione per il vaso arriva proprio dalla atmosfera criptica e misteriosa creata dalla luce che filtra la fitta nebbia tipica delle giornate autunnali.

nebl vaso

Visto che abbiamo sottolineato l’importanza di scegliere oggetti capaci di raccontare una storia, proviamo a raccontare quella di Nebl attraverso le parole del suo creatore. Lo scopo è proprio quello di ricreare le sensazioni provate in una giornata di nebbia, dalla pace dei sensi fino alla curiosità di intravedere sagome poco definite. Il vetro ghiacciato lascia spazio alla forma e al colore delle foglie verdi.

Camminare in una giornata di nebbia, sentendo l’aria fresca nei polmoni. Intorno a te solo contorni sfocati che definiscono i confini del tuo mondo attuale. Non c’è niente dietro. Solo immaginazione. La nebbia nasconde tutto ciò che non è necessario, ma rivela la bellezza delle cose semplici.

Parlando della composizione dell’oggetto, il vaso è formato da una base in ceramica (nera o grigia) mentre il contenitore è realizzato in vetro ghiacciato o sabbiato.‎ NEBL è venduto in due dimensioni diverse oltre che in due meccanismi di apertura: una più piccola e una più grande, che consentono di fissarlo sulla base in ceramica in alto o in basso. Una soluzione adatta a qualsiasi tipo di arredamento, forse con una prevalenza di arredi moderni o minimali. Ricordiamo che l’abbinamento di complementi diversi dipende solo da noi.

Appendiabiti minimal

L’appendiabiti è sia parte dell’oggettistica casa che un complemento di arredo a tutti gli effetti. Dalla camera da letto fino all’ingresso di casa, l’appendiabiti non può mancare proprio perchè ci consente di riordinare e sistemare i nostri vestiti o quelli dei nostri ospiti. Basti pensare che i primi modelli di appendiabiti o attaccapanni risalgono alla metà del diciannovesimo secolo. All’epoca, lo scopo era tenere in ordine i fastosi vestiti vittoriani di crinolina, soliti a sgualcirsi. I vestiti venivano così appesi proprio perchè era l’unico modo per conservarli a lungo.

I primi modelli di appendiabiti erano più simili ad un “ometto”, il nome derivato dalla forma di piccola spalla dell’appendino. Inizialmente pensati per i cappotti, le camicie e le giacche da uomo, ad oggi sono complementi di arredo capaci di rendere unica e originale una stanza. Tra i modelli di design più famosi e amati ricordiamo il Bonaldo Kadou 38, un prodotto made in Italy progettato da Ryosuke Fukusada. Questo modello richiama le forme di un vaso di fiori tradizionale giapponese. Non a caso, kadou significa appunto “l’arte dei fiori”. Composto da una base in polietilene colorato in massa, disponibile in colorazioni diverse, dalla forma sinuosa, è completato da rami in acciaio verniciato in un solo colore.

ikea ekrar

Senza voler per forza scegliere un complemento di design, l’appendiabiti rimane un oggetto importante oltre che un pezzo bene in vista, capace di accogliere appena entrati in casa. L’appendiabiti può essere di varia forma e di vario materiale, a piantana, sospeso e attaccato al muro, in metallo, legno, leghe metalliche o plastica. Una delle forme più utilizzate è proprio quella che richiama la natura, dall’albero fino a un semplice stelo di erba. Anche nel catalogo IKEA sono numerose le fonti di ispirazione, come il modello EKRAR (in foto), un appendiabiti da terra in colore bianco, alto 169 cm. 

Vette di Sara Ricciardi

Proseguendo il nostro viaggio delle idee di oggettistica particolare e di design, arriviamo al progetto made in Italy di Sara Ricciardi. Il nome di questa opera è Vette, proprio perchè rappresenta e sintetizza il suo significato: una nuova vita che nasce sulla cima di una montagna. Soprattutto per chi ama avventurarsi nella natura dell’alta quota, questa opera di design racconta la sensazione meravigliosa che si prova arrivando al vertice di una montagna.

Quando si arriva sulla vetta il respiro diventa totale. Si è come sospesi. C’è una freschezza di cuore e una sensazione di quiete interna da sentirsi in intimo contatto con il Sacro. E’ quello che mi è capitato scalando una montagna ligure di ardesia ed è lì che ha avuto origine il progetto. Da questa suggestione nel voler consacrare un traguardo.

Anche l’utilizzo dei materiali non è casuale, proprio perchè lo scopo è valorizzare i materiali naturali. Il progetto dei vasi si compone di una base in ardesia e di un contenitore in vetro, fuso sulle lastre, che sembra come galleggiare nell’aria e nello spazio. Una vera e propria opera d’arte che sfrutta anche la maestria dell’artigianato, per dare l’occasione anche a piccole realtà di contribuire al design made in Italy. Comprendere il significato di un oggetto è utile perchè permette di immedesimarsi nella storia di chi lo ha creato e progettato. Facendo questo, quando scegliamo di accogliere il complemento nella nostra abitazione, lo facciamo in modo più consapevole.

Seguendo le parole della critica, la designer attinge alla bellezza della vita e ai suoi materiali naturali per creare dei vasi straordinariamente astratti, sfruttando anche una sensibilità giocosa. La narrazione è ispirata dalla freschezza e dalla quiete interiore che l’artista ha sperimentato durante l’arrampicata in montagna, nel nord Italia. Una boccata d’aria fresca e limpida, in foto qui sopra. 

  • Molte idee creative ricorrono anche all’utilizzo della pyssla per lavoretti e creazioni originali di oggettistica

Parete lavagna

Non stiamo parlando di un vero e proprio oggetto, ma senza dubbio di un complemento di arredo degno di nota. La parete lavagna è sempre più diffusa ma, non per questo, perde di originalità. Nella maggior parte dei casi, è meglio optare per una vernice lavagna, una pittura decorativa che trasforma una parete, un complemento d’arredo e qualsiasi tipo d’oggetto verniciabile. In questo modo, non dovremo applicare nessun pannello e, nel caso in cui volessimo cambiare, sarà necessario soltanto riverniciare la parete. Una carta da parati adesiva, per esempio, complica la fase di rimozione.

pittura lavagna

Nata per permettere ai bambini di divertirsi con i colori e il disegno, la parete lavagna in realtà è una scelta perfetta anche per chi ama disegnare. Con gessetti o colori ad acqua, è possibile disegnare e decorare su sfondo nero, modificando tutte le volte che vogliamo l’aspetto della parete. Una alternativa alla vernice lavagna è la pittura magnetica, più propriamente definita vernice magnetica.

Stiamo parlando di un primer che dona alla parete o all’oggetto su cui viene steso le caratteristiche di un magnete. Grazie a una tipologia di pittura di questo tipo, è possibile attaccare a un muro calamite e magneti di ogni tipo. Anche il posizionamento dell’oggettistica casa assumerà un nuovo aspetto. Le qualità della vernice magnetica sono rese possibili proprio grazie della presenza, all’interno della miscela, di particelle di ferro che magnetizzano l’area in cui si trovano.

Quando parliamo di una cucina moderna, la pittura lavagna o magnetica può costituire un elemento di contrasto molto elegante. Anche nelle cucine minimal ed essenziali, una parete lavagna regala una ventata di originalità oltre che migliorare l’organizzazione dell’ambiente. Qui possiamo infatti anche inserire i nostri pensieri del giorno o i promemoria, aggiungendo ogni tipo di comunicazione importante o di appuntamento della giornata.

Porta asciugamano Dot di Ever Life Design

Passiamo a parlare di uno degli oggetti minimal più amati, non solo da chi conosce e apprezza il design. Una premessa importante da fare riguarda l’oggettistica casa, che non deve per forza essere inserita nelle stanze più frequentate della nostra abitazione. L’attenzione al dettaglio e alla perfezione rientra anche nell’arredamento bagno, infatti. Si tratta di un luogo votato al relax e al benessere, all’interno del quale inserire oggetti che raccontano di noi e della nostra personalità. Optare per oggetti personalizzabili può essere la chiave di svolta, anche per aggiungere un tocco di originalità a questo ambiente.

DOT, il porta asciugamani creato e disegnato da EVER Life Design, è un ottimo esempio di oggettistica casa per il bagno moderno della nostra abitazione. Pensato nel 2017 da Monica Graffeo, stiamo parlando di un prodotto disponibile in versioni differenti, a seconda dell’utilizzo e delle dimensioni. DOT costituisce una collezione di complementi e accessori dallo spirito democratico e modulare, multifunzione proprio perchè capace di adattarsi sia agli spazi più piccoli che le sale da bagno più spaziose. Dietro a DOT, grazie all’attenta progettazione e all’industrializzazione degli elementi che lo compongono, troviamo un sottile ma resistente cavetto d’acciaio, che scorre all’interno di solidi appigli cilindrici, fissati a muro.‎

oggettistica bagno

DOT viene venduto in un kit base che include 2 elementi cilindrici dal diametro di 3,8 cm e una lunghezza di 8 cm fissabili a muro, attraverso fischer e un cavo in acciaio di 1,10 m di lunghezza e un diametro di 1,5 mm.‎ Oltre a piani di appoggio e porta rotoli, questo arredo bagno minimale è adatto a qualsiasi funzione. Il cavo funge da porta salviette per lavabo e bidet, ma può anche essere uno spazio utile per appendere altri accessori come phon e spazzole. Inoltre, gli elementi cilindrici, oltre a ospitare piccoli piani di appoggio per sapone e flaconi, mantengono la cifra essenziale di Ever Life Design. Quando serve, possono anche essere utili appigli e sostegni sicuri, con una tenuta certificata di 120 kg.‎ La parte finale del cavo può anche essere accessoriata con il fermo porta rotolo.‎

Giradischi e grammofono

Il giradischi è un elemento di design oltre che parte dell’oggettistica casa, con un gusto vintage che rientra alla perfezione anche nelle case più moderne. Non a caso, è tornato alla ribalta negli ultimi anni: dall’odore inconfondibile del vinile fino al fruscio prima dell’inizio del disco, i motivi per cui è sempre più apprezzato sono molti. Può essere posizionato in diverse aree della casa, prima tra tutte il salotto proprio perchè in questa zona, di solito, sono posizionati poltrone e divani. Date anche le dimensioni di giradischi e grammofoni, stiamo parlando di oggetti capaci di cambiare l’aspetto dell’area conversazione.

giradischi

La scelta di questo oggetto si differenzia soprattutto per giradischi automatici e per giradischi manuali. Nel primo caso, il funzionamento è semplice e rapido da memorizzare. Sarà solo necessario adagiare il disco sul piatto, premere il tasto ‘Play’ e ascoltare i brani scelti. Il braccio si poggia in automatico sul bordo del disco scelto, per farlo iniziare a suonare. Alla fine del disco, il piatto si interrompe da solo e il braccio torna in posizione automaticamente. Nel caso di un giradischi manuale, è necessario compiere questi passaggi in autonomia.

Il grammofono, d’altra parte, è un altro oggetto musicale molto amato. In questo caso, la lettura avviene tramite la rotazione del piatto del disco con un motore elettrico, che deve girare a una velocità angolare costante, pari al valore di registrazione del vinile. Sia nelle case più moderne che in quelle stile shabby chic, farà una gran figura. Importante è fare attenzione alla pulizia e al mantenimento di oggetti di questo tipo, soprattutto se di seconda mano.

Pouf Tato

La Tato Collection entra a far parte del mondo Baleri proprio grazie all’idea e alla creatività di Enrico Baleri e di Denis Santachiara, tra il 1995 e il 2001. Con una seduta elastica o semplicemente come poggiapiedi, i diversi modelli di pouff sono realizzati in poliuretano flessibile ecologico (senza CFC), prevista di struttura interna rigida e anatomica. I due caratteristici tagli laterali raccolgono tutto il tessuto elastico. Il rivestimento è invece sfoderabile e lavabile, oltre che disponibile in vari colori.

pouf tato

Il pouf è parte integrante dell’oggettistica casa, oltre che un importante elemento di arredo multiforme e funzionale. Ad oggi, non è più solo utile per sedersi o riposare le gambe in salotto, ma parliamo di un vero e proprio complemento di arredo contemporaneo. Per esempio, il pouf è usato anche come piano d’appoggio nella zona living. La storia dietro a questo complemento di arredo è divertente: si narra, infatti, che il buffo nome del pouf derivi da una particolare acconciatura della regina Maria Antonietta di Francia. Nell’anno 1774, il suo parrucchiere reale inventò una impalcatura alta il doppio della testa della sovrana, composta da un telaio metallico e da cuscini imbottiti. La struttura enorme di capelli, impreziosita da gioielli, fiori, frutta e piume, rimase impressa nell’immaginario pubblico.

Da allora, la struttura fu imitata non per creare nuove formidabili acconciature quanto più per dare vita a un complemento di arredo funzionale. Dal Salone del Mobile del 2016, il pouf è a tutti gli effetti tornato in auge, sia per la zona giorno che per la camera da letto. Nel caso dei Tato Pouf, stiamo parlando di un vero e proprio oggetto di design, comodo e strutturato. Nato da una intuizione ironica, la sua forma ovoidale e giocosa si adatta a ogni zona della casa, sia nelle tante forme che nei coloratissimi rivestimenti.

Lampade Stone of Glass di Oluce

Stone of Glass, pietra di vetro: un oggetto prezioso oltre che un complemento di arredo. Stiamo parlando di una lampada da appoggio a luce diffusa, un oggetto di design monolitico e sofisticato. Le lampade Stone of Glass sono parte integrante dell’oggettistica casa, capaci di mutare l’aspetto e l’atmosfera della stanza. Disegnate da Marta Laudani e Marco Romanelli, i modelli Oluce adattano la loro forma alla natura, da cui prendono ispirazione. Pietre luminose in vetro soffiato di Murano, le Stone of Glass sono disponibili in due diverse dimensioni, capaci di irradiare lo spazio circostante con una luce diffusa ed avvolgente.

lampada da tavolo

Fondata nel 1945, Oluce è una delle aziende italiane di design più antica, ancora attiva nel campo dell’illuminazione. Le lampade sono veri e propri elementi di arredo, oltre che icone capaci di creare un dialogo attraverso le generazioni e diventare parte integrante del tessuto stesso delle case che abitano. Le dimensioni del modello sono 3 differenti: la prima alta 12 cm e larga 22 cm, la seconda alta 17 cm e larga 33 cm mentre la terza alta 20 cm e larga 45 cm. Questo modello è molto apprezzato anche perchè unisce le forme minimali e orientali di un complemento di arredo con materiali e gusti occidentali.

Una lampada, oltre che parte integrante dell’oggettistica casa, richiede una scelta attenta e piuttosto accurata. Anche nel caso delle lampade da tavolo, è importante identificare il posizionamento ideale all’interno della stanza. Sono una soluzione efficace e perfetta per spazi anche ridotti. Inoltre, la versatilità, le diverse tipologie e le dimensioni compatte che caratterizzano questo elemento di illuminazione, consentono di inserire le lampade da tavolo in una varietà di ambienti, dal residenziale al lavorativo. Oltre ai modelli di design, la lampada da tavolo è sempre stata espressione di grande stile. Nel corso degli anni, tanti sono stati i designer e gli artisti che si sono cimentati e continuano a creare lampade da tavolo. Questo proprio perché esse costituiscono un elemento portante dell’arredamento, che permette di raccontare la propria creatività.

Portabottiglie da parete

Ecco un oggetto perfetto per chi ama sorseggiare i vini più pregiati, oltre che condividere questa esperienza con i propri amici e invitati. Un interessante soluzione di oggettistica casa è, senza dubbio, quella di optare per eleganti portabottiglie originali da poggiare sulla tavola o da esporre sulla parete. Come per la cantinetta vino, possiamo pensare di dedicare nella nostra casa o nel nostro locale uno spazio speciale: un’area enoteca dove poter disporre le bottiglie di vino in scaffali di legno.

Come i più esperti sapranno, un buon vino merita di essere valorizzato e servito in maniera sofisticata. D’altra parte, anche la sua conservazione e disposizione è molto importante. Le aziende specializzate offrono diversi tipi di portabottiglie in legno naturale, dunque è possibile scegliere tra una vasta selezione, da quello singolo fino ai sistemi modulari.

porta bottiglie

Il modello più adatto alle nostre esigenze si può scegliere prendendo in considerazione elementi diversi. Primo tra tutti, la capacità, cioè quante bottiglie vogliamo che sia grado di contenere. Per esempio, si possono facilmente trovare modelli che possono conservare da quattro a quattordici bottiglie. Questo dipende dalla frequenza con la quale beviamo del buon vino, considerando i tempi di conservazione, ma anche dallo spazio a nostra disposizione.

Oltre a questo, da non sottovalutare è anche la scelta del materiale di cui desideriamo sia costituita la struttura. Parliamo di un oggetto che racconta di noi e delle nostre passioni, per questo è importante dedicare la giusta attenzione nella scelta. Deve essere forte e stabile, affinché non si deformi e rischi di cedere sotto il costante peso delle bottiglie piene. Dal ferro al legno, ogni portabottiglie ha caratteristiche differenti tra di loro.

Quadro vuoto

La tela bianca è considerata espressiva secondo alcune correnti artistiche. Si tratta, senza dubbio, di una provocazione a stili più decorativi e ricchi di dettagli. Quando parliamo di oggettistica casa particolare, possiamo anche optare per una cornice con tela bianca: al posto di scegliere un quadro, lasciamo la possibilità di interpretare a chi osserva, dando libero spazio alla sua immaginazione.

quadro bianco

La maggior parte degli artisti che ha dipinto tele bianche fa parte di un movimento artistico chiamato minimalismo, una corrente che si sviluppò soprattutto negli Stati Uniti tra gli anni Sessanta e Settanta. Questa origine fu anche reazione all’espressionismo astratto degli anni Quaranta e Cinquanta, un tipo di pittura espressiva, gestuale ed emotiva, che desiderava esprimere l’inconscio dell’autore. Uno dei maggiori esponenti, per esempio, fu Jackson Pollock, con le sue pennellate e secchiate di colore gettate e colate istintivamente sulla tela. Al contrario, però, i minimalisti sostenevano che l’autore dovesse scomparire e che l’arte non dovesse per forza indicare qualcos’altro. Loro desideravano che il loro lavoro fosse lineare, armonico, ordinato ed essenziale, proprio come una tela bianca.

Anche gli studi sul bianco del modernista Josef Albers, un esponente tedesco del Bauhaus, rientrano in questa corrente. I più famosi sono gli Omaggi al quadrato, una serie che iniziò nel 1949 e che continuò per circa 25 anni, studiando le interazioni cromatiche. Ogni quadro è composto da tre o quattro quadrati bianchi, accostati o inseriti uno nell’altro. Per la nostra casa, non dobbiamo per forza scegliere un originale ma anche solo riprodurre l’intento di questa corrente artistica.

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