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Bosco verticale a Milano

Stefano Boeri: opere biografia curiosità delle Archistar

Chi è l’architetto Stefano Boeri? Quali edifici ha creato nel nostro paese? Tutti conosciamo il Bosco Verticale di Milano, uno degli edifici contemporanei simbolo della città. L’architetto Stefano Boeri, con il suo Bosco Verticale ha portato un progetto innovativo nell’ambito della riqualificazione dell’area di Porta Nuova. Si tratta sicuramente di uno degli architetti più famosi nel panorama sia italiano che internazionale. Prima di tutto iniziamo a vedere la sua storia e il suo percorso professionale.

Stefano Boeri: La biografia

L’architetto Stefano Boeri nasce a Milano il 25 novembre 1956. È figlio dell’architetta e designer Cini Boeri. Nato quindi in un contesto intellettuale stimolante decide di intraprendere gli studi di architettura al Politecnico di Milano, laureandosi nel 1980. Proseguirà poi gli studi a Venezia, alla IUAV specializzandosi in urbanistica. Successivamente diventerà professore ordinario nella sua città, Milano, ma collaborerà con varie altre università europee durante la sua carriera accademica.

L’attività professionale

Per quanto riguarda l’attività professionale Boeri collabora e lavora come dirigente in vari studi. Tra il 1999 e il 2008 dirige a Milano Boeri Studio insieme a Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra. Successivamente fonda Stefano Boeri Architetti, nel 2009; all’interno di questo progetto si aggiunge la partnership con Michele Brunello a partire dal 2011.

architetto Stefano Boeri
L’architetto Stefano Boeri

Stefano Boeri è stato curatore di numerose esposizioni internazionali di architettura. I suoi lavori ottengono molta fama e riconoscimenti a livello internazionale. Tra quelli in Europa ricordiamo: Biennale di Venezia, Nederlands Instituut Architectuur, IFA Institut Français d’Architecture in Paris, Arc-en-Rêve Centre d’Architecture Bordeaux, Triennale di Milano, Salone Internazionale del Mobile di Milano, il Kunst-Werke Institute for Contemporary Art di Berlino e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris. Tra le esposizioni a livello mondiale  vi sono per esempio le partecipazioni alla Tokyo Art Gallery, alla Biennale di Chengdu, e alla Beijing Design Week.

 

L’attività politica

Nel 2008-2009, come membro della Consulta di Architettura per Expo 2015, si spenderà per la realizzazione di Expo 2015 a Milano. Stefano Boeri sarà anche Assessore alla Cultura a Milano dal 2011 al 2013, durante questo periodo inaugurerà le rassegne Bookcity e Pianocity, rispettivamente dedicate alla letteratura e alla musica per pianoforte, tra gli eventi culturali milanesi di portata internazionale. Inoltre promuoverà la creazione del Museo della Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco. Sempre a Milano l’architetto Stefano Boeri è ideatore e curatore di MI/Arch dal 2013 per quattro edizioni, a cui prendono parte noti architetti, tra i quali Renzo Piano, un altro notissimo architetto italiano. È ideatore e direttore artistico dal 2017 della Milano Arch Week, promossa dal Comune di Milano, in collaborazione con Politecnico, Triennale e Fondazione Feltrinelli. Sul piano internazionale nel 2017 è curatore di SUSAS (Shanghai Urban Space Art Season), il più importante evento di urbanistica, architettura e arte pubblica promosso dalla Municipalità di Shanghai. Nel 2018 diventerà presidente della fondazione Triennale di Milano, con carica valida per 4 anni, fino al 2021.

Stefano Boeri: Le opere

Molte delle opere di stefano Boeri riguardano la riqualificazione urbana e l’inserimento di spazi verdi, di biodiversità, all’interno di città metropolitane. Si interesserà anche a vari progetti urbanistici riguardanti il fronte-mare, come i porti di Napoli, Genova, Marsiglia e Trieste. Riguardo al progetto di Expo 2015 Stefano Boeri si occupa del concept masterplan, in collaborazione con altri importanti architetti: Herzog & De Meuron, Richard Burdett e William MacDonough.

Opera di Stefano Boeri, parco del Polcevera
Progetto per il parco del Polcevera

Tra i progetti che si interessano di ampliare al massimo la superficie di verde urbano, senza nulla togliere agli spazi abitativi; troviamo Ca delle Alzaie a Treviso e il parco di Polcevera a Genova, ideato dall’architetto Stefano Boeri per riqualificare gli spazi e progettato come se fosse in simbiosi con il nuovo ponte di Genova. Molte delle opere architettoniche di Stefano Boeri riguardano poi il settore residenziale, la più famosa in Italia è quella del Bosco Verticale, modello esportato in vari paesi Europei e non. Alcuni esempi sono l’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex nella provincia di Hubei, il progetto West Residences in Albania, a Tirana e il Cairo Vertical Forest: il progetto dello studio Stefano Boeri Architetti per la nuova capitale amministrativa del Cairo.

Il bosco verticale

Il concept che porta la creazione di questa opera è quello dell’ Urban Forestry ; una campagna globale che si occupa di verde urbano, per contrastare inquinamento e cambiamento climatico e migliorare la vivibilità delle città inserendo spazi verdi. Nella campagna Urban Forestry si sono uniti architetti, urbanisti, botanici, agronomi e amministratori. Insomma molti membri della società civile uniti per far si che le città, in gran parte responsabili del problema del cambiamento climatico, possano diventare parte integrante della soluzione, aumentando il numero di foreste e alberi all’interno di esse, e utilizzando la CO2 come fertilizzante.

Il Bosco Verticale a Milano

Il Bosco Verticale di Milano è sicuramente l’opera più famosa dell’architetto Stefano Boeri. Si trova nella zona di Porta Nuova, è costituito da due edifici residenziali, alte 80m e 112m. Per permettere la crescita degli alberi gli appartamenti sono dotati di grandi balconi sfalsati l’uno con l’altro, al fine di ospitare le vasche in cui sono situate le radici di alberi e arbusti. Il bosco verticale comprende nel complesso 800 alberi, oltre che varie piante e arbusti di minore altezza. La superficie di vegetazione presente nel bosco verticale è equivalente a quella di 30.000 mq di sottobosco!

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