Massimiliano Fucksas è fra gli italiani architetti più famosi. Vediamo insieme le opere principali dagli inizi alle ultime realizzazioni.
Massimiliano Fucksas biografia
Massimiliano Fucksas nasce a Roma nel 1944. Figlio di un medico lituano di religione ebraica emigrato dal proprio paese dopo l’annessione alla Russia sovietica, e di una italiana cattolica di origini francesi ed austriache, dopo la morte prematura del padre si trasferisce a Graz, in Austria. Alla fine degli anni Cinquanta rientra a Roma, dove frequenta il Liceo. Ed è proprio in ambiente scolastico che incontra figure di grande rilievo della cultura italiana dell’epoca. Fra gli altri, Massimiliano Fucksas conosce Giorgio de Chirico e per un breve periodo lavora nel suo studio romano a Piazza di Spagna. Si laurea nel 1969 con Ludovico Quaroni e per qualche anno rimane all’università facendo da assistente ad Arnaldo Bruschi. Nel 1967 apre il suo primo studio GRANMA.
Nel frattempo viaggia in Europa, lavora con gli Archigram a Londra e poi, per un breve periodo, per Henning Larsen. A Copenaghen entra, ancora studente, nello studio di Jørn Utzon partecipando al progetto della Sydney Opera House.
Fucksas è sempre stato vicino ai temi dell’avanguardia per quanto riguarda la sua poetica compositiva. Alla fine degli anni Novanta il suo stile si avvicina ulteriormente al cosidetto stile internazionale. Nel 1982, con il progetto per la palestra del Comune di Paliano, pubblicato dalla rivista francese Architecture d’Aujourd’hui, lo studio GRANMA raggiunge la notorietà in Francia. La facciata inclinata e staccata, in un sistema di equilibri apparentemente instabili, sconvolge la percezione dei fruitori e, inserendosi nel contesto dell’architettura Postmoderna e Decostruttivista, attira l’attenzione della stampa internazionale.
Massimiliano Fucksas opere
Centro commerciale Fontvieille- Principato di Monaco (in costruzione)
Lo studio Fucksas ha vinto il concorso per la riqualificazione del quartiere e del porto di Fontvieille nel Principato di Monaco. Lo scopo è quello di rinnovare il distretto e il porto riunendo nuovi spazi culturali, commerciali e pubblici all’interno di una struttura connessa, concepita come una sorta di “collina” che collega il mare alla città. Secondo gli architetti, il progetto è ispirato dal movimento delle onde e dalla topografia del fondale in modo da creare un dialogo con gli elementi naturali del paesaggio.
L’edificio si sviluppa su cinque livelli, che si distinguono per colore, ognuno legato ad un elemento paesaggistico:
- Il piano terra è Rosso, della tonalità delle tegole del centro storico di Monaco.
- il primo piano è blu, come il mare;
- il secondo è lavanda, come il fiore che cresce nel sud della Francia;
- il terzo piano è ocra, come le sfumature delle facciate circostanti.
- Infine, nel giardino pensile il grigio evoca le rocce delle scogliere della Costa Azzurra.
Ciascuno di questi colori viene utilizzato per pavimenti, mobili e soffitti. Le gocce di colore che definiscono i solai con le loro forme organiche, sono in pietra arenaria o in marmo. Queste gocce di colore sono riprodotte sui soffitti, illuminate da led colorati. I mobili, anch’essi disegnati secondo linee organiche, sono realizzati in vetroresina. L’aspetto ecologico è uno dei protagonisti del progetto: l’edifico infatti garantisce naturalmente una buona ventilazione e molta luce, riducendo notevolmente il consumo energetico e consente di sviluppare un “corridoio verde” tra la Rocca e il Giardino Esotico.
Rhike Park – Tibilisi (2010-2018)
Il progetto è collocato all’interno della fascia verde chiamata Rhike Park della città di Tbilisi in Georgia. L’edificio è composto da due elementi sagomati dalle linee fluide collegati come corpo unico al muro di contenimento. Ogni volume ospita al suo interno una funzione diversa, Auditorium e Centro Espositivo.
La parte nord del complesso ospita l’Auditorium da 566 posti, il foyer, i servizi, i locali tecnici per i macchinari e gli spazi adibiti a deposito. L’accesso principale al Centro Espositivo avviene tramite una rampa che accoglie i visitatori dal livello strada.
Il centro espositivo invece emerge dal suolo consentendo a chi si trova nel foyer e nella caffetteria di godere della vista panoramica sul fiume e sullo skyline della città. L’edificio è un periscopio per la città che guarda verso il fiume inquadrando il centro storico della vecchia Tbilisi.
Museo dei Graffiti – Niaux (1993)
Con quest’opera Massimilaino Fucksas è entrato ufficialmente a far parte dell’olimpo degli architetti internazionali. Il museo nasce dall’idea di un grande animale preistorico che, sorgendo dalle grotte, dispiegasse le sua ali per accogliere i visitatori. L’edificio ospita un punto di accoglienza del pubblico che faciliti l’ingresso al museo naturale dei graffiti.
Il progetto è concepito in modo tale da sembrare una scoperta archeologica: per questa ragione è realizzato in acciaio Corten con finiture pre-arrugginite. Una passerella in legno conduce all’entrata nella quale le alte intelaiature, aperte come due enormi ali, sembrano alludere alla faglia geologica che gira intorno a questo vecchio sito.
Nuova Fiera Milano- Rho (2005)
Il Nuovo Polo della Fiera Milano a Rho si articola in 8 grandi padiglioni monoplanari e biplanari che, insieme, costituiscono una superficie espositiva lorda di circa 345.000 mq coperti, alla quale si sommano 60.000 mq all’aperto. Il percorso intero si attesta su due aree, quella dell’ingresso est e quella dell’ingresso ovest, attraverso i quali si organizzano tutti gli accessi e le uscite al polo fieristico. Gli edifici accolgono diversi tipi di funzione che variano da servizi, spazi di ristoro, uffici, hotel, galleria commerciale, receptions di collegamento con i padiglioni e spazi minori sempre per esposizione.
Il posizionamento degli edifici dell’asse centrale avviene inoltre su superfici diversificate tra vasche d’acqua, aree verdi e pavimentazioni in resina ipossidica. Come quinta scenica vi sono le grandi facciate dei padiglioni realizzate in vetro e acciaio inox specchiato. Al di sopra di questo spazio si estende la grande copertura denominata “Vela”.
Tibilisi Public Service Hall (2012)
Il Tbilisi Public Service Hall è situato nell’area centrale della città e dalla sua posizione domina il fiume Kura.
L’edificio è composto da 7 volumi a sbalzo che ospitano uffici (ogni volume è composto da 4 piani posizionati su livelli differenti) disposti intorno a una “piazza pubblica centrale”, nucleo del progetto, dove trovano posto i servizi di front office. Gli uffici sono collegati tra loro da passerelle interne che si snodano ai vari livelli. I volumi a sbalzo degli uffici e lo spazio pubblico centrale sono sovrastati da una copertura di 11 grandi “petali” formalmente e strutturalmente indipendenti dal resto dell’edificio.
Tre degli undici petali sono a copertura dello spazio centrale. Questo grandi petali raggiungono un’altezza massima di 35 metri e tra i petali, posti a quote differenti, sono presenti delle facciate vetrate.
Ristrutturazione del Palazzo ex Unione Militare – Roma (2013)
Lo studio Fucksas ha curato la ristrutturazione del Palazzo dell’ ex Unione Militare, un edificio di cinque piani situato nel centro storico di Roma, tra via del Corso e via Tomacelli.
L’elemento che contraddistingue il progetto è la “Lanterna”, una struttura in vetro e acciaio dalla geometria triangolare che attraversa tutto l’edificio fino ad emergere in copertura dalla terrazza panoramica, frutto di una ricerca per raggiungere l’equilibrio tra la tradizione storica dell’edificio e il gusto contemporaneo.
Mentre gli esterni dell’edificio garantiscono la lettura del contesto storico in chiave contemporanea, lo studio si è concentrato nella progettazione degli interni e della copertura dando vita a quella che è la vera e propria icona del progetto.
Peres Peace House – Jaffa ( 1999-2009)
L’edificio denominato Peres Peace House è composto da un parallelepipedo di sei piani (600 mq con altezza di circa 3,5 metri) per gli uffici della Fondazione, dotata di biblioteca, sale conferenze, caffetteria e un auditorium con vista mare.
L’involucro esterno nasce dall’alternanza di piani irregolari di pietra locale e vetro traslucido, su un basamento monolitico che diventa piazza pedonale d’accesso, nella quale sono tagliate le due rampe simmetriche d’accesso. Da lì si accede allo spazio più luminoso della reception e dello spazio multifunzionale. Massimiliano Fucksas ha pensato a “una stratificazione, a una costruzione che rappresentasse il tempo e la pazienza”.
Nardini Centro ricerca e Auditorium- Bassano del Grappa (2004)
Per questo edificio Massimilino Fucksas ha pensato ad un grande “alambicco” di vetro dedicato alla distilleria Nardini.
L’opera è composta da due “mondi”: il primo “sospeso”, formato da due bolle ellissoidali trasparenti, che racchiudono i laboratori del centro di ricerca, e l’altro “sommerso”, uno spazio scolpito nel terreno come un canyon naturale, che ospita un auditorium di 100 posti a sedere. Una rampa discendente conduce all’auditorium ed è utilizzabile anche come platea all’aperto.
La superficie delle bolle è composta da una doppia pelle completamente trasparente che permette di focalizzare la vista a 360 gradi sullo splendido scenario del paesaggio montano del Montegrappa.
Beverly Center- Los Angeles (2018)
Gli architetti Massimiliano e Doriana Fuksas hanno completato nel 2018 il progetto di rinnovamento del Beverly Center.
Il primo elemento iconico del nuovo Beverly Center è la sua nuova facciata moderna che segue il paesaggio urbano circostante: la nuova estetica, realizzata in maglia metallica espansa a curvatura variabile, rende il volume immateriale riflettendo i colori della città, mentre le sue linee fluide evocano contemporaneamente i flussi delle automobili e delle persone.
Un altro aspetto interessante è il lighting design concepito per i prospetti, costituito da una serie di led pulsanti posti in posizione verticale che partecipano alla scomposizione del complesso alterandone la percezione sia di giorno sia la notte.
Centro Congressi Roma EUR (2016)
Il nuovo centro congressi progettato da Massimiliano Fucksas sorge in una zona strategica dello storico quartiere dell’Eur su una superficie costruita pari a 55.000 mq. L’idea progettuale è sinteticamente riconducibile a tre immagini: la Teca, la Nuvola e la “lama” dell’Hotel. La Teca, orientata longitudinalmente, è il contenitore con struttura in acciaio e doppia facciata in vetro che racchiude al suo interno la Nuvola.
La Nuvola è il fulcro del progetto. La sua costrizione nello spazio “scatolare” della Teca mette in risalto il confronto tra un’articolazione spaziale libera, senza regole, e una forma geometricamente definita. All’ interno della Nuvola trovano posto: l’auditorium per 1800 posti, punti ristoro e i servizi di supporto all’ auditorium. La Nuvola costituisce l’elemento architettonico caratteristico del progetto. La sua struttura in nervature d’acciaio, dallo straordinario effetto visivo, è rivestita da un telo trasparente di 15.000 mq. L’albergo, la “lama”, di 439 stanze è pensato come struttura indipendente e autonoma.
Al livello interrato del complesso è presente un parcheggio per 600 posti auto. Il Nuovo Centro Congressi è un’opera dallo straordinario valore artistico, caratterizzata da soluzioni logistiche innovative e dalla scelta di materiali tecnologicamente avanzati.
Massimiliano Fucksas curiosità
Lo studio Fuksas, guidato da Massimiliano e Doriana Fuksas, è uno dei più affermati studi internazionali di architettura nel mondo. Negli ultimi 40 anni lo studio ha sviluppato un approccio innovativo attraverso una sorprendente varietà di lavori, che spaziano da interventi urbani ad aeroporti, da musei e luoghi per la cultura a spazi per la musica, da centri congressi a uffici, da progetti di interni a collezioni di design. Con sede a Roma, Parigi e Shenzhen, e uno staff di 170 professionisti, lo studio ha all’attivo oltre 600 progetti ed ha realizzato opere in Europa, Africa, America, Asia e Australia, ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali.