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Herzog e de Meuron

Herzog & de Meuron: biografia opere curiosità delle Archistar

Lo studio Herzog & de Meuron, è uno dei nomi di rilevanza fra gli architetti più famosi al mondo. Continua a leggere e scopriamo insieme tutte le opere e le curiosità dei due architetti svizzeri.

Herzog & de Meuron biografia

Jaques Herzog e Pierre de Meuron nascono a Basilea nel 1950; amici fin dall’infanzia, condividono lo stesso percorso formativo. Si laureano in architettura all’ETH di Zurigo nel 1975. Dal 1978 sono alla guida del loro studio Hergon & de Meuron con sede a Basilea. Il filo conduttore che lega ogni loro opera è il trattamento dell’involucro dell’edificio.

Herzog & de Meuron opere

Una delle prime opere di Herzog & de Meuron è  la torre di controllo degli scambi ferroviari di Basilea (1997), in cui il volume murario è “avvolto” da strisce di rame che oltre ad un interessante effetto estetico, rendono la torre una gabbia di Faraday in modo tale da proteggere dai fulmini i sensibili impianti elettrici posti all’interno. Questo loro interesse per l’involucro edilizio li accompagna in ogni opera.

Forum UZH – Zurigo (in corso)

L’Università di Zurigo ha selezionato il progetto dello Studio Herzog & de Meuron per la costruzione del nuovo centro di insegnamento e apprendimento: il FORUM UZH. Il complesso è situato nel cuore storico di Zurigo. Lo schema generale, noto come “forum UZH”, è costituito da tre componenti principali: un “plinto topografico” per l’insegnamento; un edificio autonomo per la ricerca; e un forum unificante che continua all’aperto come giardino.

herzog e de meuron forum uzh
Forum UZH Zurigo

Il plinto topografico è principalmente per l’insegnamento. Le terrazze costruite sul pendio sono circondate da una sala centrale: il Foro. I terrazzamenti sono luoghi in cui gli studenti e il pubblico possono riunirsi;  da qui si accede alle zone lettura e alle aule, nonché alla caffetteria, ai negozi, alle palestre e alle altre strutture sportive. C’è una transizione fluente tra dentro e fuori. Il basamento sotterraneo interagisce con gli spazi urbani circostanti. Gli ingressi su tutti i lati e le strutture aperte al pubblico collegano perfettamente il centro di istruzione e ricerca con il quartiere.

Elbphilarmonie – Amburgo (2017)

Affacciata sul fiume Elba e arroccata sul Kaispeicher A (vecchio deposito portuale usato per stivare tabacco, caffè e cacao)  la nuova struttura vetrata dal profilo a onde ospita due sale concerto, un hotel a quattro stelle, un ristorante e delle residenze. Lo studio svizzero ha ritagliato uno spazio tra i due volumi, in netto contrasto tra loro per forma e materiale, creando una piazza a 37 metri di altezza, dove incontrarsi e godere a 360 gradi del panorama della città.

filarmonica amburgo herzog e de meuron
Elbphilarmonie Amburgo

L’auditorium principale, il Gran Concert Hall, è stato studiato per far vivere un’esperienza acustica unica al mondo: la struttura irregolare terrazzata che accoglie i 2.100 spettatori si sviluppa intorno alla buca e al palcoscenico in modo che ciascuno spettatore non si trovi a più di 30 metri dal direttore d’orchestra.

filarmonica amburgo interno
Dettaglio dell’interno

Switch House- Tate Modern Londra (2016)

Già progettisti della riqualificazione della Bankside Power Station nel 2000, Herzog & de Meuron progettano nel 2016 l’ampliamento della Tate Modern. Il nuovo intervento collega il quartiere di Southwark con il Tamigi e offre nuovi spazi pubblici aperti al quartiere. Aprendo un nuovo ingresso a sud si crea un passaggio diretto nord-sud che porta la gente dal Tamigi, attraverso il nuovo edificio e la Turbine Hall, verso una nuova piazza rivolta a meridione, sulla Sumner Street e a Southwark.

switch house tate modern
Switch House ampliamento Tate Modern Londra

La Switch House è una torre di 11 piani alta 65 metri, rivestita in mattoni, collegata al vecchio edificio ai piani primo e secondo e, attraverso una passerella pedonale, al quinto livello. Il nuovo edifico accoglie spazi espositivi, sale didattiche, spazi per spettacoli, uffici, spazi per il ristoro, terrazze panoramiche e un parcheggio.

switch house interno
Dettaglio dell’interno

L’ampliamento ha compreso anche la trasformazione di tre depositi sotterranei di olio combustibile in un insieme di spazi per performance e installazioni multimediali chiamato The Tanks.

Vedi: San Francisco

Fondazione Feltrinelli – Milano (2016)

Inaugurato nel 2016, il complesso, lungo duecento metri, è formato da due corpi, caratterizzati da una tetto a doppia falda molto accentuato, che ospitano uffici, una sala di lettura, spazi polifunzionali, caffetterie, ristoranti e negozi. L’edificio più a est accoglie anche la sede della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, mentre quello a ovest ospita il quartier generale di Microsoft Italia. Il profilo dei volumi, realizzati in cemento armato e vetro, è ispirato a quello della tradizionale cascina lombarda.

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Fondazione Feltrinelli- Milano

Il pianoterra è occupato dalla nuova libreria – caffetteria del gruppo editoriale ma non è l’unico spazio riservato al pubblico. La sala polifunzionale, posta al primo piano, è il vero cuore del progetto di cui rispecchia gli intenti. La sala è infatti uno spazio aperto alla cittadinanza e con un ricco palinsesto di attività.

fondazione feltrinelli interno
Dettaglio dell’interno

I successivi due piani sono destinati agli uffici e infine il quinto e ultimo piano è occupato dalla scenografica sala di lettura/consultazione. 

Vitra Haus – Weil am Rhein (2010)

Nel 2010 viene inaugurata la Vitra Haus, progettata nel complesso Vitra di Weil am Rhein (Germania). La Vitra Haus è solo l’ultimo tassello di un grande progetto che in passato ha coinvolto architetti come Nicolas Grimshaw, Frank Gehry, Alvaro Siza, Tadao Ando e Zaha Hadid (che proprio qui ha realizzato il suo primo edificio: la Vitra Fire Station).

Situato all’ingresso della sede dell’azienda, la Vitra Haus occupa una posizione fondamentale: è la prima cosa che si vede quando si arriva al Campus da Basilea. L’edificio nasce da una forma semplice, la casa, punto di partenza per dare vita a una struttura complessa, frutto della sovrapposizione di una serie di volumi disposti in verticale fino a ricavare cinque piani. “È una sorta di paradosso”, spiega Jacques Herzog, “abbiamo usato delle forme semplici e archetipiche e le abbiamo accatastate e incastrate per far sì che altre forme risultassero da questo processo”.

Herzog & de Meuron Vitra Haus
Vitra Haus- Weil am Rhein
Vitra Haus particolare
Dettaglio della zona d’ingresso

Impilate una sull’altra, fino a formare una sorta di groviglio, le dodici unità si intersecano creando una serie di spazi che culminano nelle aperture, di volta in volta orientate verso specifiche porzioni del panorama: la collina di Tülling e i ciliegi, la città di Basilea e la Foresta Nera.

Vitra Haus particolare scala a chiocciola
Dettaglio della scala a chiocciola interna
Vitra Haus interni
Dettaglio degli interni

Padiglione Slow Food – Expo Milano 2015

Fra le ultime realizzazioni citiamo il padiglione Slow Food ad Expo 2015: l’idea architettonica ed espositiva si basa su un layout semplice, composto di tavoli che creano un’atmosfera di convivio e di mercato. I visitatori hanno la possibilità di avvicinarsi alla biodiversità guardando documenti audiovisuali e attraverso la lettura di testi chiave relativi alle  abitudini di consumo e il loro impatto sul pianeta. Il progetto è composto da tre strutture in legno dalle forme “arcaiche”  che definiscono lo spazio triangolare di una corte interna o un mercato; questi edifici lunghi e sottili ricordano le Cascine, strutture agricole tipiche della Lombardia.

Herzog & de Meuron padiglione Slow Food ad Expo 2015
Padiglione Slow Food Expo 2015
slowfood interno
Dettaglio dell’interno

St. Jakob Turm – Basilea (2008)

Il St. Jakob-Turm è un grattacielo alto 71 metri costruito dal 2005 al 2008 a Basilea La torre è stata costruita parallelamente all’ampliamento dello stadio di calcio St. Jakob-Park. Il complesso della torre risponde alle particolari caratteristiche del sito, ai tipi di occupazione, agli assi visivi e ai requisiti di ombreggiatura. L’edificio ospita appartamenti principalmente sul prospetto meridionale e sui livelli della torre superiore, insieme a uffici sul prospetto settentrionale.

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St Jakob Turm – Basilea

La torre si presenta come un volume di vetro cristallino con aperture per balconi per servire gli appartamenti. Per motivi di controllo del rumore (autostrade e linee ferroviarie), l’elevazione a nord è progettata come una facciata vuota, ininterrotta e senza balconi.

Stadio Olimpico – Pechino (2008)

Il National Stadium o The Bird’s Nest, letteralmente il “nido di uccello”, è  lo stadio realizzato a Pechino in occasione delle Olimpiadi  del 2008.

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Stadio Olimpico- Pechino

Questa struttura affascinante è realizzata con  35.000 tonnellate di acciaio modellato come come esili ramoscelli intrecciati, che danno vita al “nido” . Lo stadio è in grado di ospitare oltre 90 mila spettatori. Tutta la struttura è ricoperta da due strati di materiale traslucido: l’EFTE. Questo materiale, dalle prestazioni sorprendenti (una delle tante è che quando brucia non emette né fuoco né fumo) è utilizzato sia come membrana protettiva resistente agli agenti atmosferici, sia come (per la membrana interna) isolante acustico. Parte integrante della struttura è il tetto del “nido”, un guscio trasparente che consente il riflesso di fasci di luce all’esterno (e protegge gli spettatori da eventuali piogge).

dettaglio della struttura
Dettaglio della struttura in acciaio

I percorsi interni sono “segnati” da elementi in ardesia, intervallati da boschetti di bamboo, blocchi in pietra e piccoli giardini coperti. In questa architettura, in cui facciata e struttura coincidono, l’effetto visivo è sorprendente, nonostante la semplicità e l’essenzialità dell’idea

Caixa Forum – Madrid (2008)

Il CaixaForum Madrid è un importante centro culturale, situato a breve distanza dal Museo del Prado, dal Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia e dal MuseoThyssen Bornemisza.

caixa forum madrid
Caixa Forum- Madrid

Gli spazi del centro sono stati ricavati dalla ristrutturazione e rifunzionalizzazione della ex centrale elettrica di Mediodìa su progetto dallo studio svizzero Herzog & De Meuron. Questo edificio è diventato ben presto un simbolo architettonico nella città, riconoscibile per la texture di rivestimento delle facciate in corten ossidato e per il bel giardino verticale che inquadra lo spazio antistante la facciata, progettato dal botanico francese Patrick Blanc.

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Dettaglio dell’interno

Herzog & de Meuron conservano solo le facciate in mattoni dell’edificio preesistente e concepirono un edificio di sette piani in gran parte nuovo. Come nel loro progetto per il Museu Blau di Barcellona, gli architetti svizzeri aggiunsero una piazza coperta al livello d’ingresso, con funzioni di spazio pubblico di aggregazione utilizzabile sia dai visitatori del centro che dai semplici passanti.

Forum Building – Barcellona (2004)

Collocato all’interno del Parc del Fòrum ed affacciato sul lungomare di Barcellona, l’edificio che ospita il museo, costruito in seguito ad un concorso di progettazione vinto nel 2000 da Herzog & de Meuron, è stato al centro delle opere realizzate in occasione del Forum Universal de les Cultures. Tenutosi a Barcellona nel 2004, il Forum segnò l’inizio della riqualificazione di un’area urbana di circa 40 ettari situata fra l’estremità dell’Avinguda Diagonal, il mare e la piattaforma che copre la Ronda del Litoral – all’epoca una sorta di “terra di nessuno occupata da edifici industriali e da impianti tecnologici residuali.

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Forum Building – Barcellona

Esteso su 9.000 metri quadri, l’edificio a pianta triangolare del Forum Building, progettato dallo studio svizzero, è stato concepito per massimizzare la flessibilità e  l’interazione fra gli spazi previsti dal programma funzionale originario, che comprendeva un auditorium da 3200 posti, vaste aree espositive, uffici amministrativi e un ristorante. Lo sviluppo orizzontale del volume, che si stacca progressivamente dal piano inclinato su cui è posto, creando una grande piazza coperta, esalta lo spazio pubblico all’aperto e ne favorisce l’uso in ogni stagione.

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Dettaglio dell’interno

La relazione fra esterno e interno dell’edificio è esplicitata sia dalla presenza dei “cortili”, che tagliano il volume in verticale e stabiliscono molteplici relazioni visive tra la piazza e i livelli interni, sia dal trattamento delle superfici. Le ruvide facce esterne del prisma blu, scavate da profondi tagli verticali, rendono ancor più sorprendente il rivestimento in acciaio inox, la cui texture evoca i riflessi dell’acqua.

Herzog & de Meuron curiosità

Nel 2001 a Jaques Herzog e Pierre de Meuron è stato assegnato il Premio Pritzker, il cosiddetto Nobel dell’Architettura.

Arch. Elena Valori

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